Nick: DeK Oggetto: Diary Data: 1/11/2004 12.19.52 Visite: 40
Fuori, sul marciapiede, passo' una loro compagna dell'accademia. L'ultima opera di quella ragazza era imbottire un orsacchiotto di merda di cane. Lavorava con le mani fasciate da guanti di gomma azzurra talmente spessi che quasi non riusciva a piegare le dita. A sentirla, la bellezza era un concetto obsoleto. Superficiale. Un inganno. Mentre lei stava esplorando un filone nuovo. La rielaborazione di un classico tema dadaista. Nel suo studio c'era l'orsacchiotto gia' sventrato, con la pelliccia finta dispiegata a mo' di autopsia, pronto a diventare un'opera d'arte. Con quei guanti di gomma imbrattati di roba marrone puzzolente, a malapena riusciva a tenere in mano l'ago e il filo da sutura rosso. Il titolo che aveva scelto per quella roba era: Illusioni d'Infanzia. Tratto da: Chuck Palahniuk, "Diary" (2003) |