Nick: asad Oggetto: DESTRA PROTAGONISTA Data: 9/11/2004 0.55.41 Visite: 142
LA DESTRA PROTAGONISTA Intervento del Ministro delle Comunicazioni On. Maurizio Gasparri di Maurizio Gasparri Il pomeriggio andavamo a via Sommacampagna. Così potrebbe iniziare il racconto della nostra ormai non più breve vita politica. È stata la sfida di una generazione. Quella che è partita dalle sedi dove militavano i giovani di Destra tra mille discriminazioni e che oggi ci vede addirittura protagonisti con gravose responsabilità di governo. Ricordo quei lunghi pomeriggi nella sede del Fronte della Gioventù di Roma a volte passati addirittura da solo in momenti in cui scegliere di stare con la Destra era un atto di coraggio fisico prima ancora che una scelta morale. Ricordo le sedi romane di noi ragazzi di Almirante, da via Livorno alla Federazione di via Alessandria, dalla Direzione nazionale di via Quattro Fontane fino a quella attuale di via della Scrofa. I luoghi dell'impegno politico. Importanti come tante altre sedi nelle quali abbiamo incontrato in tutti questi anni, e cercheremo di continuare a farlo, i nostri militanti, la gente che ha lottro delle Comunicazioni sulle colonne del «Secolo d'Italia». Il giornale in cui ho lavorato, sul quale, insieme ad altre testate delle nostre organizzazioni giovanili, ho mosso i miei primi passi da giornalista. La testata grazie alla quale nel 1985 ho potuto affrontare e superare l'esame da giornalista professionista. Il giornale che ho avuto perfino l'onore di dirigere nei primi anni 90. Il giornale che ha raccontato la nostra storia e attraverso il quale abbiamo cercato di rappresentare il punto di vista della Destra e che avrà un ruolo importante anche in questa nuova stagione. Certo, facendo i conti con le nuove tecnologie, con la necessità di dare notizie e risposte on line prima ancora che sulla carta. Un ringraziamento a chi mi ha accordato così tanta fiducia. Non mi sfugge la delicatezza della responsabilità che mi è stata affidata nel settore cruciale delle comunicazioni. Ma un ringraziamento a tutti quei militanti che ci hanno sostenuto in questi anni e continueranno a farlo, comprendendo, grazie alla loro maturità e consapevolezza, quanto sia difficile il compito e l'onore che ci vengono affidati. Ai militanti di quei giorni di via Sommacampagna e di tutte le altre nostre sedi. A tutti coloro che nell'ultima campagna elettorale, a Roma e in ogni parte d'Italia e soprattutto in ogni angolo della Calabria, mi hanno sostenuto, incoraggiato e mi hanno consentito di cogliere successi e traguardi personali che appartengono a tutto il nostro partito. Abbiamo il dovere di non deludere tutta questa speranza e questa fiducia. Di non disperdere questo entusiasmo. Di ricordarci di essere militanti, non faziosi, ma certamente fortemente radicati nella nostra appartenenza e nelle nostre idee. Del resto siamo sempre stati educati al culto della Nazione, al sapere che più che il partito, che pure è strumento essenziale per l'affermazione dei nostri ideali, ciò che conta è la nostra Patria. Avere la possibilità dal governo di difendere l'identità e la cultura nazionale, di battersi per il pluralismo e per la libertà dell'informazione sarà un ulteriore motivo di onore e di orgoglio. Molti vorrebbero sapere quali saranno le linee di azione, cosa faremo per il conflitto di interessi, per le piattaforme digitali e per tante altre cose. Agiremo nel rispetto della legge, dimostrandoci uomini delle istituzioni per l'educazione che ci è stata impartita nelle file della Destra italiana, ma cercheremo anche di contribuire ad un processo di modernizzazione dell'Italia. Tanti gli obiettivi. Certo, anche quello di sciogliere, secondo equità e giustizia, i nodi del conflitto di interessi. E poi garantire maggiore apertura nell'informazione pubblica e privata. Tutelare la libertà delle imprese, in una concorrenza che non venga condizionata da invadenze partitocratiche. Ma sapendo anche che dobbiamo difendere la presenza italiana nel villaggio globale della comunicazione. Vivere con velocità, rapidità, modernità, l'epoca di Internet. E a tal riguardo tra i tanti incarichi che ho avuto l'onore di ricoprire, ricordo con soddisfazione di essere stato nell'ambito della Destra uno dei «pionieri» di Internet, contribuendo all'apertura dei nostri primi siti sulla rete. Tutelare i bambini, bombardati da un'informazione che spesso anche negli orari meno adatti diffonde messaggi violenti o quasi pornografici. È un obiettivo fondamentale sul quale sarò intransigente, ritenendolo essenziale per la difesa dei valori morali ed etici minacciati da un uso improprio dei mezzi di comunicazione tradizionali o a più elevata qualità tecnologica. E spero di avere al mio fianco non solo i militanti ma anche gli intellettuali, gli uomini di pensiero che si sono battuti nelle file della Destra e che hanno molte cose da dire e da fare per il bene dell'Italia. Ma anche premiando la qualità ovunque essa sia. Abbiamo subìto troppe ingiustificate discriminazioni per pensare di discriminare altri, comunque la pensino e per chiunque votino. Chi ha subìto ingiustizie sa benissimo quale sia il peso dell'odio e della faziosità altrui. Quindi non vogliamo che nessuno si debba trovare nella condizione in cui siamo stati costretti a vivere, o forse potrei dire a sopravvivere, per tanto tempo. Da giornalista, da uomo di comunicazione, nell'assumere questa grande responsabilità voglio garantire a tutti che lo farò con il massimo rispetto delle istituzioni. Ricordo in questo momento uno tra i tanti slogan che coniò mia moglie, che ha diviso con me tutto questo cammino: nel 1989 su un mio manifesto elettorale scrisse: «La nuova Italia sta crescendo». Ora, la nuova Italia è cresciuta e approda al governo. Quando ho iniziato la mia militanza politica al liceo Tasso non avrei mai immaginato di avere l'onore di ricoprire responsabilità di questo livello. E non ho iniziato l'attività politica, né tantomeno l'ho proseguita, pensando di inseguire poltrone. La vita mi ha riservato grandi soddisfazioni, sia all'interno del partito, guidando le organizzazioni giovanili, questo giornale, diventando deputato nel 1992, essendo il primo esponente della Destra ad assumere responsabilità di governo al Viminale con la qualità di sottosegretario nel 1994. Oggi addirittura ministro. Abbiamo avuto molto. Dobbiamo ricordarci dell'insegnamento dei nostri padri, della nostra famiglia «personale» ma anche della nostra famiglia politica, che ci ha sempre educato al culto dell'onestà e dell'impegno per il bene della nostra comunità nazionale. A chi ci ha seguìto in tutti questi anni e continuerà a farlo, l'assicurazione che avremo sempre, in ogni momento della nostra giornata, la consapevolezza di essere semplicemente i rappresentanti di tanti che sono accanto a noi e ai quali diamo voce. Tra l'altro, occupare un incarico che fu di Pinuccio Tatarella è compito che riveste per me un significato morale ed esistenziale che chi conosceva il nostro legame può ben comprendere. www.destraprotagonista.it
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