Nick: RASTA Oggetto: ricordate anche... Data: 10/11/2004 0.43.44 Visite: 37
l'ultima intervista a paolo borsellino in cui si parlava dello stalliere-mafioso di berlusconi? Essi era un grande! Giornalista E questo Mangano Vittorio faceva traffico di droga a Milano? Borsellino Vittorio Mangano, se ci vogliamo limitare a quelle che furono le emergenze probatorie pi? importanti risulta l'interlocutore di una telefonata intercorsa fra Milano e Palermo, nel corso della quale lui, conversando con un altro personaggio mafioso delle famiglie palermitane, preannuncia o tratta l'arrivo di una partita di eroina chiamata alternativamente secondo il linguaggio convenzionale che si usa nelle intercettazioni telefoniche come magliette o cavalli. Giornalista Comunque lei in quanto esperto, puÚ dire che quando Mangano parla di cavalli al telefono, vuol dire droga. Borsellino Si, tra l'altro questa tesi dei cavalli che vogliono dire droga, Ë una tesi che fu avanzata alla nostra ordinanza istruttoria e che poi fu accolta al dibattimento, tanto Ë che Mangano fu condannato al dibattimento del maxi processo per traffico di droga. Giornalista Dell'Utri non c'entra in questa storia? Borsellino Del 'Utri non Ë stato imputato del maxi processo per quanto io ne ricordi, so che esistono indagini che lo riguardano e che riguardano insieme Mangano. Giornalista A Palermo? Borsellino Si, credo che ci sia un'indagine che attualmente Ë a Palermo con il vecchio rito processuale nelle mani del giudice istruttore, ma non ne conosco i particolari. Giornalista Marcello Del'Utri o Alberto Del'Utri? Borsellino Non ne conosco i particolari, potrei consultare avendo preso qualche appunto, cioË si parla di Del'Utri Marcello e Alberto, di entrambi. Giornalista I fratelli Borsellino SÏ. Giornalista Quelli della Publitalia. Borsellino SÏ. Giornalista PerchË c'Ë nell'inchiesta della San Valentino, un'intercettazione fra lui e Marcello Del'Utri in cui si parla di cavalli. Borsellino Beh, nella conversazione inserita nel maxi-processo, si parla di cavalli da consegnare in albergo, quindi non credo potesse trattarsi effettivamente di cavalli, se qualcuno mi deve recapitare due cavalli, me li recapita all'ippodromo o comunque al maneggio, non certamente dentro l'albergo. Giornalista C'Ë un socio di Marcello Del'Utri, tale Filippo Rapisarda che dice che questo Dell'Utri gli Ë stato presentato da uno della famiglia di Stefano Bontade. Borsellino Palermo Ë la citt‡ della Sicilia dove le famiglie mafiose erano pi? numerose, si Ë parlato addirittura in un certo periodo almeno di duemila uomini d'onore con famiglie numerosissime, la famiglia di Stefano Bontade sembra che in un certo periodo ne contasse almeno 200, si trattava comunque di famiglie appartenenti ad una unica organizzazione, cioË Cosa Nostra, i cui membri in gran parte si conoscevano tutti, e quindi Ë presumibile che questo Rapisarda riferisca una circostanza vera. Giornalista Lei di Rapisarda ne ha sentito parlare? Borsellino So dell'esistenza di Rapisarda, ma non me ne sono mai occupato pesonalmente. Giornalista PerchË a quanto pare, Rapisarda, Del'Utri, erano in affari con Ciancimino, tramite un tale Alamia. Borsellino Che Alamia fosse in affari con Ciancimino Ë una circostanza da me conosciuta e che credo risulti anche da qualche processo che si Ë gi‡ celebrato. Per quanto riguarda Rapisarda e Dell'Utri, non so fornirle particolari indicazioni, trattandosi ripeto sempre di indagini di cui non mi sono occupato personalmente. Giornalista Non le sembra strano che certi personaggi, grossi industriali come Berlusconi, Dell'Utri, siano collegati a uomini d'onore tipo Vittorio Mangano? Borsellino All'inizio degli anni Settanta, Cosa Nostra cominciÚ a diventare un'impresa anch'essa, un'impresa nel senso che attraverso l'inserimento sempre pi? notevole, che ad un certo punto diventÚ addirittura monopolistico, nel traffico di sostanze stupefacenti , Cosa Nostra cominciÚ a gestire una massa enorme di capitali, una massa enorme di capitali, dei quali naturalmente cercÚ lo sbocco, cercÚ lo sbocco perchË questi capitali in parte venivano esportati o depositati all'estero e allora cosÏsi spiega la vicinanza tra elementi di Cosa Nostra e certi finanzieri che si occupavano di questi movimenti di capitali. Giornalista Lei mi dice che Ë normale che Cosa Nostra si interessa a Berlusconi? Borsellino Ë normale che chi Ë titolare di grosse quantit‡ di denaro cerchi gli strumenti per poter impiegare questo denaro, sia dal punto di vista del riciclaggio, sia dal punto di vista di far fruttare questo denaro
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