Nick: insize Oggetto: 8 ANNI Data: 13/11/2004 11.55.50 Visite: 113
LA REPUBBLICA - Quelle bugie del Cavaliere'' di Giuseppe D'Avanzo. Sme, chiesti 8 anni di carcere per Berlusconi. PROCESSO SME/PM CHIEDE 8 ANNI PER SILVIO BERLUSCONI - CORRUZIONE SEMPLICE, APERTA STRADA PER LA PRESCRIZIONE - I LEGALI DEL PREMIER: NULLA E' STATO PROVATO Milano - "Silvio Berlusconi ha violato la legge per anni come imprenditore, aveva a libro paga alcuni giudici romani e come presidente del Consiglio è venuto qui in aula a mentire, ha mentito a tutto il popolo italiano dichiarando cose non corrispondenti al vero. Per questo non merita le attenuanti generiche, per questo va condannato a 8 anni di reclusione". Il pm Ilda Boccassini parla per quasi 7 ore, rispetto ad altre requisitorie è molto più calma, forse perche' legge, non va a braccio e alla fine riserva anche una piccola sorpresa. Boccassini spiega che deve uniformarsi alla giurisprudenza della Cassazione che impone di non chiedere la condanna per corruzione in atti giudiziari per il privato cittadino e richiama il processo fratello del Lodo Mondadori. Per cui dice che Berlusconi va condannato sì, ma per corruzione semplice. Nel caso in cui i giudici della prima sezione penale dovessero concedere le attenuanti al premier, finirebbe tutto in prescrizione da subito. In caso contrario non cambierebbe granche', perche' la prescrizione scatterebbe comunque nel 2006, in parole povere domani mattina. "Io la prescrizione non la voglio, sono disposto anche a rifiutare le attenuanti generiche, io voglio l'assoluzione", è la reazione del professor Gaetano Pecorella, legale del premier. E il collega Nicolò Ghedini aggiunge: "Il pm non ha provato nulla, abbiamo assistito a 7 ore di conversazione inutile su argomenti che non riguardano Silvio Berlusconi e che hanno comprovato l'assoluta inconsistenza della tesi accusatoria". Il pm Boccassini comincia con il dire che a Berlusconi ad agosto del 1995 qualcuno soffiò una decisione riservatissima, quella della scorta alla testimone d'accusa Stefania Ariosto. Berlusconi cercò Vittorio Dotti, ma era preoccupato non per i pericoli che la signora poteva correre. A Dotti, Berlusconi, infatti, ragiona Boccassini, chiese: "Non è che la tua fidanzata sta raccontando cose sul gruppo?". La rappresentante d'accusa parla per 5 ore e mezza dei 434 mila dollari partiti dal conto Ferrido e approdati su un conto sempre estreo di Squillante attraverso un deposito di Cesare Previti. Solo un'ora e mezza Boccassini dedica invece al presunto aggiustamento della sentenza Sme, accusa cancellata nel processo principale a carico dei suoi coimputati. Evidentemente Ilda Boccassini ormai ci crede poco e punta tutte le sue carte sul bonifico per dimostrare che Squillante prendeva soldi "a prescindere". "Aveva venduto la sua funzione", spiega. "La cose peggiore che un magistrato può fare". Boccassini parla di "decine di miliardi di lire affluiti in Svizzera con gli spalloni su conti nella disponibilità personale di Silvio Berlusconi, Ferrido, Ampio, Polifemo e Brusino. Giuseppino Scabini aveva ricevuto il mandato per gestire e prendeva ordini da Berlusconi. Polifemo alimenta Ferrido con 434 mila dollari che vanno a Mercier, cioè a Previti, e infine sul conto Rowena, cioè Squillante". "L'imponenza dell'istruttoria dibattimentale e la ricostruzione dell'accusa - afferma il pm - non sono invenzioni ma dimostrano la responsabilità di Silvio Berlusconi. Forse che sono invenzioni i tanti contatti telefonici tra Berlusconi e Squillante? Qui non ci sono tonnellate di fango come ha detto l'imputato, ma tonnellate di documenti. Il processo non è uno spot pubblicitario dove si può dire quello che si vuole, ma un percorso faticoso in cui ci si confronta. Questo, signori giudici, è il nostro lavoro di accusa, starà a voi valutarlo". Per Pecorella "la requisitoria è una specie di zibaldone. Il pm ha parlato di altri processi e di altri soggetti. Ha persino parlato di operazioni bancarie effettuate in epoche estranee a questo processo. Di una sola cosa non ha parlato: quali sono le prove da cui risulterebbe che Silvio Berlusconi ha corrotto dei giudici?". La richiesta del pm per il premier comprende anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Il processo riprenderà il 19 novembre con i legali di parte civile, Presidenza del Consiglio e Cir. Il 3 dicembre toccherà alla difesa. La sentenza forse il 10 dicembre.
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