Nick: asad Oggetto: QUALITA' DELLA VITA Data: 18/11/2004 1.42.46 Visite: 70
QUALITA' DELLA VITA: ITALIA ALL'OTTAVO POSTO NEL MONDO LONDRA - Irlanda regina del mondo, Italia nelle top ten. L'Economist ha redatto l'indice 2005 della qualita' della vita in 111 Paesi e ha decretato che l'isola di smeraldo e' il posto migliore dove vivere. Ma l'Italia si piazza all'ottavo posto, superando di gran lunga la Gran Bretagna (ventinovesima posizione) e gli Usa (tredicesimi). I fattori considerati per stilare la graduatoria sono nove: benessere economico (prodotto interno lordo), salute (aspettativa di vita), stabilita' politica e sicurezza, vita familiare (tasso divorzi), vita comunitaria (frequentazione delle chiese, iscritti al sindacato), clima, sicurezza del lavoro (tasso di disoccupazione), liberta' politiche, eguaglianza uomo-donna. L'Irlanda ha vinto perche' combina con successo alcuni dei fattori piu' importanti - quarta nel mondo per reddito pro capite, bassa disoccupazione, liberta' politiche garantite - con la conservazione di elementi quali la stabilita' della famiglia e la coesione sociale. La Gran Bretagna, al contrario, pur avendo un alto reddito pro-capite, e' penalizzata dall'alto tasso dei divorzi e da altri elementi negativi che gli esperti dell'Intelligence Unit di The Economisti hanno considerato come segnali del crollo della vita sociale e familiare nel regno. Fra i Paesi dell''Unione Europea nei top ten, oltre a Irlanda ed Italia, figurano anche Lussemburgo (quarto posto), Svezia (quinto), Danimarca (nono) e Spagna (decimo). Al secondo posto si e' piazzata la Svizzera, terza la Norvegia, sesta l'Australia, settima l'Islanda. Il fanalino di coda fra i quindici paesi dell'Eu prima dell'allargamento e' la Gran Bretagna, finita al 29esimo posto, appena sopra la Corea del Sud (30esimo), Cile (31esimo) e Messico (32esimo). Male anche il Belgio (24esimo), la Francia (25esimo) e la Germania (25esimo). Il fatto che gli Stati Uniti si siano piazzati al 13esimo posto, molto in avanti rispetto a Gran Bretagna, Germania e Francia, sfata, rileva The Economist, il mito che i grandi paesi europei compensano il ristagno produttivo con una migliore qualita' della vita rispetto agli Usa La Cina, malgrado l'impetuoso sviluppo degli ultimi anni e' ancora nella parte bassa della classifica (60esimo posto), cosi' come la Russia, relegata alla 105esima posizione in prossimita' dell'Uzbekistan (106) e del Tajikistan (107). Il posto peggiore dove vivere e' per l'Economist lo Zimbabwe (111esimo). Altri paesi maglie nere sono Haiti (110) e Botswana (109). © Copyright ANSA Tutti i diritti riservati 17/11/2004 21:34
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