Nick: paps46 Oggetto: Cortei Data: 7/11/2002 22.37.8 Visite: 7
"Un paio d'anni dopo aver lasciato la Boemia, si trovò del tutto casualmente a Parigi proprio nell'anniversario dell'invasione russa. Si teneva una manifestazione di protesta e Sabina non poteva fare a meno di parteciparvi. I giovani francesi sollevavano il pugno urlando slogan contro l'imperialismo sovietico. Quegli slogan le piacevano, ma all'improvviso scoprì con stupore di non riuscire a gridare insieme agli altri. Non resistette nel corteo che pochi minuti. Confidò quell'esperienza agli amici francesi. Ne furono stupefatti: <>. Lei voleva dir loro che dietro il comunismo, dietro il fascismo, dietro tutte le occupazioni e le invasioni si nasconde un male ancora + fondamentale e universale, e che l'immagine di quel male era per lei un corteo di gente che marcia levando il braccio e gridando all'unisono le stesse sillabe. Ma sapeva che non sarebbe riuscita a spiegarglielo". (Milan Kundera, "L'insostenibile leggerezza dell'essere")
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