Nick: badboy91 Oggetto: cecco grazie Data: 21/11/2004 0.37.59 Visite: 73
Cecco Angiolieri Nasce a Siena intorno al 1260. Si conosce poco della sua vita, ma, da testimonianze dell'epoca, si sa di una vita sregolata e dissipata. Nel 1281, ad esempio, fu multato tre volte per disturbo della quiete pubblica e nel 1291 fu implicato nel ferimento di un uomo. Nel 1296 venne allontanato da Siena, per cause politiche. Nel 1302, per bisogno di soldi, fu costretto a vendere un suo podere. Alla sua morte, avvenuta forse nel 1312, i cinque figli rinunciarono all'eredità perché gravata da troppi debiti. I sonetti dell'Angiolieri sono circa 150 e sono eseguiti nella tipica tradizione goliardica della poesia giocosa. E' da considerare uno dei primi poeti in volgare ed è, sicuramente, uno tra i più amati dai giovani (ancora oggi) proprio per il suo il suo modo di vedere la vita in maniera così gaia e priva di alcun freno. S'i' fosse foco, arderei 'l mondo S'i' fosse foco, arderei' il mondo; s'i' fosse vento, lo tempestarei; s'i' fosse acqua, i' l'annegherei; s'i' fosse Dio, mandereil en profondo; s'i' fosse papa, serei allor giocondo, ché tutti ' cristiani embrigarei; s'i' fosse 'mperator, sa' che farei? a tutti mozzarei lo capo a tondo. S'i' fosse morte, andarei da mio padre; s'i' fosse vita, fuggirei da lui: similemente faria da mi' madre. S'i' fosse Cecco com'i' sono e fui, torrei le donne giovani e leggiadre: le vecchie e laide lasserei altrui.
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