Nick: siddharta Oggetto: Il termine di paragone Data: 21/11/2004 15.42.5 Visite: 123
Non per essere di parte o ripetitivo, ma mi rendo conto che chi oggi ha tutte le carte in regole per rientrare nella schiera dei trentenni è molto più fortunato o forse no,... è molto più sfortunato, a seconda dei punti di vista, di chi oggi è un diciottenne o ventenne. La differenza sta nel fatto che noi trentenni in varie cose abbiamo la possibilità di avere un termine di paragone. Chi ha diciotto anni oggi è nato con la tv berlusconiana, ha avuto un'adolescenza in cui a ora di pranzo c'è Beutiful e dopo Maria De Filippi, non ha conosciuto programmi pomeridiani come D.O.C., le " Serata d'onore " di Minà, " Quelli della notte " o " Indietro tutta " di Arbore, " Televacca " su Rai 2 di Benigni. Le domeniche pomeriggi avevi l'alternativa a una " Domenica in " molto più degna di quella di oggi o " Blitz " di Gianni Minà su Rai 2. Tutte trasmissioni che hanno lasciato un segno. La show girl era Heather Parisi e " ballava ", le coreografie erano quelle di Franco Miseria, tra le ospitate ai varietà serali di Baudo ci trovavi all'improvviso Alberto Sordi, c'era anche Miguel Bosè per carità, però ti si dava la possibilità di ascoltare anche Toquino; mi ricordo un bellissimo intervento di Pino Daniele con Tullio col solo rullante, e Rino Zurzulo al contrabasso rigorosamente live. Mi ricordo il collegamento di Gegè Telesforo con MIles Davis che suonava a Napoli al palapartenope, mi ricordo David Sylvian e una multitudine di altri artistoni scoperti a D.O.C nell' ora in cui oggi ci trovi solo " Tra uomini e donne " e programmi simili. Mi ricordo " Portobello " la pace e la semplicità di Enzo Tortora e le sigle di Lino Patruno il jazz in prima serata; e quando lo vedi oggi?!?! " L'altra Domenica " ve lo ricordate? Oggi manca questo non c'è un'altra domenica. Nella classifica di Discoring ci trovavi dischi che se contenevano otto brani erano otto bombe, oggi compri un cd di diciotto pezzi in cui l'unico piacevole è il singolo in promozione. " Dalla " di Lucio Dalla conteneva brani come: Balla balla ballerino, La sera dei miracoli, Il parco della luna, Mambo, Siamo dei, Futura, .... Chi ha diciott'anni oggi rischia di confondere che Lucio Dalla è quello che canta il pezzo nel disco di Gigi D'alessio e appunto non ha il termine di paragone. E' pur vero che Lucio Dalla ci mette del suo per confondere le idee, ma.... Inoltre chi ha i miei anni ha avuto il termine di paragone tra i giochi d'infanzia semplici e quelli teconologici: I dollari con le teste dei calciatori, li vincevi se li facevi " accappotare " col battere della mano a " cuppetiello " battuta al fianco. Oggi se giochi così ti prendono per un ritardato. Le biglie, quelle normali e le magichette; per una magichette perlomeno due biglie normali in cambio! Poi subentrò, la parola " videogames " di una semplicità allucinante era il tennis: 'na mazzarella che si spostava e na pallina che ti arrivava e tu non dovevi farla passare. C'era umanità in quel gioco anche se elettronico! Gli slogan della pubblicità erano geniali: " Polo, il buco con la menta intorno " Io a uno slogan così gli avrei dato il Premio Oscar della genialità. Era così " anarchico " anche il telefono. Se cercavi una persona di mattina qualcuno ti rispondeva: " Non c'è! Provate stesera o domani a ora di pranzo ! " Bellissimo! Sarò nostalgico, qualcuno mi farà notare che mi sto facendo vecchio, però molti dovranno accontentarsi di ricordi di oggi " contemporanei ", sperando che domani succeda qualcosa che renda la gente con meno ignara.
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