Nick: Althusser Oggetto: SECONDIGLIANO: FAIDA CONTINUA Data: 22/11/2004 2.39.34 Visite: 113
Poco fa leggo in un nota d'agenzia che c'è stato l'ennesimo omicidio a Secondigliano, per la precisione il sesto in due giorni e il quarto nelle ultime 24 ore. Esco e vado a dare un'occhiata. Quando arrivo davanti alla stradina che collega il corso di Secondigliano con la parallela che conduce alla Birreria Peroni, ci sono solo due volanti dei vigili, una della Polizia, la lugubre sagoma di una seicento bruciata e un carro mortuario. Dopo qualche minuto sopraggiungono 8 gazzelle dei Carabinieri e poi via via un numero impressionante di autopattuglie, che cominciano a percorrere in lungo e in largo il quartiere. Il tutto avviene a non oltre 200 metri dalla caserma di PS sita più o meno a metà del corso di Secondigliano. Una volta tornato a casa apprendo che questa volta la vittima è una ragazza incensurata di 22 anni. Domani scopriremo di chi ha avuto la sfortuna di essere parente. Come "Pazzaglione" ieri a Piazza Ottocalli, ex venditore di sigarette di contrabbando che da qualche anno aveva sostituito la cassetta delle marlboro con caldarroste, angurie d'estate e altri tipi di frutta durante l'anno. Qualsiasi cosa gli permettesse di sbarcare il lunario. Dei clan Pazzaglione, che conoscevo da quand'ero bambino, non ne aveva mai voluto sapere: "m voglie puzzà e famm, ma a ser voglie mettr a cap ngopp o cuscin ngrazie e ddie", lo diceva sempre. Invece ieri lo hanno freddato e cap ce l'ann fatt abbuccà nterr dietro il suo banchetto di castagne lesse, perchè parente di uno dei personaggi coinvolti in questa faida. Come l'altra vittima freddata solo qualche ora prima in un altro punto di questa periferia disperata, ach'egli senza precedenti. Come Gelsomina Verde, 22 anni, incensurata, figlia di incensurati, che forse per qualche sbiadito legame di sangue è stata arsa nella sua utilitaria qualche ora fa. Solo un'altra vittima di un quartiere stretto fra assenza istituzionale e camorra, fra disoccupazione da record e gente che gira in mercedes da 150.000 euro. Mentre torno a casa si formano capannelli, ragazzi scendono dalle smart e dagli scooter coi cappellini ben calati sul viso, bisbigliano e guardandoli penso che dovremmo trovare invece il coraggio di urlare, di chiedere lavoro, opportunità, scuole, servizi sociali, sviluppo. Ma non dico niente a nessuno e dalle finestre guardo il silenzio disperato del ghetto e per le strade non c'è più nessuno. |