Nick: Rasojo Oggetto: A' Guerra Data: 26/11/2004 12.26.25 Visite: 99
Voila'. Scoppia la guerra di camorra, e i morti ammazzati fanno accorrere le Istituzioni. Come se il problema fossero i camorristi che si sparano tra loro, o si uccidono i rispettivi parenti-amici-conniventi. Il problema e' la camorra. Che c'e' sempre, anche quando non c'e' la Guerra. E la mancanza di morti ammazzati, in tempi "normali" , vuol dire soltanto che la gente ha ormai capito che ribellarsi, opporsi, e' inutile. Lo Stato ci impedisce di difenderci da soli, ma si guarda bene dal difenderci lui ; si importano poliziotti per impressionare chi questa realta' non la vive, ma il commerciante minacciato sa benissimo che anche se fa arrestare il taglieggiatore dopo due giorni se lo ritrovera' davanti. O alle spalle, in un vicolo. Chi denuncia ha una sola possibilita', dopo. Scappare. Mollare tutto e sperare nel programma di protezione per i testimoni. Se gli viene dato. Finche' non gli viene tolto. Distruggere la propria vita. Per fare passare a un delinquente pochi mesi di carcere che non gli faranno ne' caldo ne' freddo. Sempre che gli scioperi degli Avvocati Penalisti non facciano scadere i termini. La Guerra finira', ma la camorra restera', come sempre; con o senza i titoli sui giornali, gli agguati ai boss, il problema dell' impossibilita' di vivere dignitosamente a Napoli restera' immutato. E' inutile chei politicanti ci esortino a non scappare, guardandosi pero' bene dal far rispettare le leggi, dall' offrire un minimo di protezione a chi investe, a chi lavora, a chi cerca di tirare avanti. Cca' nisciuno e' fesso.
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