Nick: Mach Oggetto: se lo dice anche lui... Data: 27/11/2004 19.47.59 Visite: 77
Montezemolo: «Tattiche di breve periodo» Per il presidente di Confindustria è necessario aumentare il potere d'acquisto senza incidere sui costi delle imprese BERGAMO - Oltre a quella dei sindacati, il Governo deve affrontare anche la contrarietà di Confindustria all'emendamento varato ieri per la riforma delle aliquote fiscali. «Siamo impaludati in tattiche elettorali di breve periodo che non affrontano i pochi e prioritari problemi per il futuro del Paese, e questo è grave», ha detto il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, intervenendo alla festa per i 140 di vita di Italcementi a Bergamo. Il numero uno di Confindustria e della Fiat ha criticato una Finanziaria «fatta in una notte», dopo tre mesi di dibattito, e il «continuo richiamo al contigente» nella politica economica del Governo. «Non voglio fare polemiche con nessuno - ha sottolineato - diremmo le stesse cose con qualunque governo». IL GOVERNO DEVE INVESTIRE - Altro tema toccato dal presidente di Confindustia è stato quello degli investimenti. «Un termine che è sparito dal vocabolario del Governo - ha detto -. Così come è sparito il concetto di meritocrazia», sottolineando che in Italia è necessario ricreare un clima di fiducia nonostante i problemi strutturali. «Occorre agire - ha detto - perché abbiamo il debito più alto d'Europa ma il più basso livello di investimenti pubblici e nella ricerca». Parlando della legge Biagi, Montezemolo l'ha definita «giusta, anche se necessita di alcune messe a punto». AUMENTARE IL POTERE D'ACQUISTO - «Manca una visione alta del futuro a destra come a sinistra - ha detto ancora Montezemolo - e manca un dibattito sulle scelte future del Paese da molto tempo. Ora bisogna alzare il potere di acquisto senza incidere sui costi delle imprese». E bisogna che tutte le parti - ha detto il presidente di Confindustria - discutano di concorrenza, innovazione, ricerca, competitività, scuola. «Dobbiamo concentrarci in modo fortissimo su pochi concetti: più concorrenza e solidarietà». Montezemolo ha lanciato una proposta per ridare slancio ai consumi: «Bisogna intervenire sul differenziale di quanto un operaio costa all'impresa e di quanto si ritrova in busta paga», ha detto. FIAT: SI LAVORA PER IL RILANCIO - Da Bergamo, Montezemolo ha risposto alle voci di un possibile allontanamento di Fiat da General Motors. «Sergio Marchionne sta lavorando con grande capacità e determinazione per il rilancio di Fiat - ha detto -, tutto il resto sono solo chiacchiere». SINDACATI - Riforma fiscale bocciata anche dai sindacati confederali, coi quali Montezemolo si è detto d'accordo nella necessità di riprendere il dialogo tra Governo e parti sociali, assicurando la piena disponibilità di Confindustria a operare insieme. Cgil, Cisl e Uil hanno sottolineato che rischia di portare pochi vantaggi al mondo del lavoro e molti svantaggi allo stato sociale. E mentre si prepara lo sciopero generale di martedì, il ministro del Welfare Maroni risponde che le critiche al Governo sono «politiche». «E' solo un'operazione mediatica - ha detto il segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta, riferendosi alla riforma fiscale - penso all'impressionante restrizione che avremo sul trend delle entrate e alle ricadute negative sullo stato sociale». Per Epifani, leader della Cgil, «la manovra fiscale premia l'1% della popolazione», mentre Angeletti della Uil ha detto che «In termini quantitativi, il valore della riforma è insignificante».
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