Nick: Danger_ Oggetto: Quando Rutelli era pro-taglia Data: 30/11/2004 1.0.37 Visite: 161
Bordon: taglie ai piromani? Floris e Rutelli fanno bene, con il fuoco non si scherza di Mauro Spignesi Wanted, ricercati. «Sì ha un po’ il sapore del vecchio West, ma l’idea della taglia sui piromani non è affatto bizzarra, anzi la trovo assolutamente interessante e da incoraggiare». Il ministro all’Ambiente Willer Bordon ha ancora gli occhi lucidi: «Ho visto in cenere la pineta di Ostia dove spesso sono andato con mia figlia, attorno a quel massacro c’erano dei bambini: soltanto quando saranno vecchi potranno rivedere da quelle parti un po’ di verde. Ma chissà se tornerà quel verde che c’era prima. Ed era abbondante». Dunque lei, ministro della Repubblica, è d’accordo sulle taglie ai piromani? «D’accordissimo, è sicuramente una misura eccezionale, è una reazione acuta, brusca, davanti a un fenomeno terribile, devastante, inguardabile come i mucchi di cenere dopo un rogo». Il governo è pronto a incoraggiare anche le Regioni, come la Sardegna, che propongono le taglie? «Il Governo è pronto a incoraggiare chiunque porti avanti una battaglia contro l’annientamento della natura, una delle risorse più belle e preziose per l’uomo. Pensate che per rimboschire la pineta di Ostia abbiamo previsto inizialmente due miliardi d’investimento: è un costo sociale altissimo per la comunità, è un costo che paghiamo tutti. Dobbiamo capirlo». Quindi hanno ragione il presidente sardo Mario Floris e il sindaco di Roma Francesco Rutelli? «Certo. Personalmente, la mia cultura, il mio modo di essere, sono lontanissimi da questo tipo di provvedimenti, dalle taglie. Almeno nello stile, nella concezione. Ma mi rendo conto che in qualche modo la comunità d’appartenenza a un luogo che è stato distrutto si deve cautelare, deve respingere un metodo sfacciato portato avanti da pochi che con il cerino impongono paura, rabbia, povertà». Il Governo quindi ha deciso di abbracciare la linea dura? «Durissima. Secondo Legambiente i piromani agiscono indisturbati: l’anno scorso a fronte di 4.353 reati di cui 4.091 attribuiti ad ignoti, è stato fatto un solo arresto. Ma vorrei allargare il discorso: davanti a un incendio c’è ben poco da dire. Se si distrugge una cosa, pensiamo a un’auto, si va e si ricompra. Ma se si distrugge la natura non ci sono soldi che tengono: il danno è per tutti, è di tutti. È un danno assoluto, irrecuperabile. Questo bisogna capirlo una volta per sempre. Non si scherza con il fuoco». Lo Stato sta facendo tutto il possibile? «Questo è un fenomeno strano e di vastissime dimensioni. Basta guardare il bollettino quotidiano degli incendi, vedere quanti ettari vengono divorati dalle fiamme, quanti luoghi, quanti polmoni verdi la gente non vedrà più, per rendersi conto che questa battaglia deve essere combattuta con tutti i mezzi. E ci sarà sempre da fare». Però le Regioni, spesso, dicono che lo Stato è lontano, che i mezzi sono insufficienti. «Stiamo facendo. E tanto. Rispetto a qualche anno fa sono stati compiuti passi da gigante». Impegni concreti? «Sto uscendo da una riunione del Consiglio dei ministri dove sono stati approvati provvedimenti importanti. Intanto un piano d’azione che prevede l’impiego degli obiettori di coscienza nelle attività antincendio, in particolare nell’avvistamento. In Sardegna, a quanto mi risulta, l’avvistamento lo hanno organizzato i privati, riuscendo a ridurre gli incendi, perché se si sa che c’è in giro qualcuno a guardare, si sta più attenti a portare dietro le taniche di benzina». Sarete subito operativi? «Sì, anche se non siamo ricorsi a strumenti legislativi d’emergenza, cioè il decreto legge». Perché? «Il Governo ha preso atto con soddisfazione che la Camera dei deputati ha sbloccato l’iter parlamentare di un disegno di legge sull’inasprimento delle pene ai piromani (già varato dal Senato): il via libera potrebbe arrivare già la prossima settimana». La Sardegna, anche recentemente, ha chiesto più mezzi: ieri erano in azione gli elicotteri. «Tra le altre misure adottate c’è anche una semplificazione delle procedure di utilizzo degli elicotteri e dei G222, che dovrebbe consentire l’uso di mezzi aerei in tempi rapidissimi». I sindacati hanno chiesto anche più coordinamento. «Ed è una richiesta giusta. Già il nuovo decreto prevede procedure più snelle. Ad esempio il comandante dei Vigili del fuoco avrà il potere di chiamare l’elicottero. In questo modo si semplifica l’attuale burocrazia, complicatissima, e si dovrebbe evitare che si ripeta quanto è accaduto nei giorni scorsi nell’incendio della pineta di Ostia, quando sono passate due ore e mezzo prima che si levasse in volo il primo aereo». http://www.democraticiperlulivo.it/rassegnastampa/articoli_old/20000708.htm ......questo Calderoli è proprio un fascista-squadrista-nazista......... vero? |