Nick: JacKn|Fe Oggetto: Il 53 che non esce... Data: 1/12/2004 13.38.35 Visite: 157
Non posso ridere così, soprattutto mentre mangio. E poi, non è neanche corretto prendersi gioco degli sfortunati. Ma io non ce la faccio, cazzo. Guardavo il TG2, dopo eoni trascorsi senza l'ausilio dell'apparecchio infernale (la TV, per i meno "veloci"...). La presentatrice annuncia che al gioco dell'enalotto, il 53 non esce da non so quante estrazioni, così tutti giocano il 53, ed alcuni addirittura s'indebitano con gli usurai. Onestamente, avevo già in mente di chi parlasse la giornalista, di quali menti geniali potessero esplodere in un tale slancio di lucidissima intelligenza. E infatti, la telecamera mi dà ragione. Primo piano su un napoletano, che con aria afflitta, viso identico (e dico identico, non esagero) a quelli dei manifestanti contro la mattanza di Secondigliano, sbotta dicendo: "ci stiamo indebitando fino al collo per colpa di questo 53 che non esce!". Ora, della tanto discussa "furbizia" del napoletano tipo, ero già a conoscenza. Ma ciò che m'ha fatto così ridere, è stata proprio la faccia, cazzo. Se vi dico che non c'era differenza tra quel tizio e i disoccupati incazzati senza lavoro, tra lui e quelli del corteo contro l'inceneritore... e così! Mi dispiace per tutti coloro che si sono persi questa macchietta. Scene del genere dovrebbero essere trasmesse più spesso. In effetti, basterebbe posare un po' di più le telecamenre su Napoli. Ma "Rosetta" dice che è tutto ok, che i cattivi sono i giornalisit, che a Napoli va tutto bene e che si vuole fare della nostra splendida città un caso da prima pagina. Ok, mi fido.
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