Nick: Mach Oggetto: La grande menzogna Data: 7/12/2004 17.53.24 Visite: 160
Quelli dell’Ulivo sono sempre stati pronti a indicare gli errori di Berlusconi, le sue scivolate di stile, le sue goffaggini politiche, le inaccettabili leggi ad personam e la mancanza di sensibilità democratica nella gestione dell’informazione. Mi sembra giusto, tante ne hanno combinate Berlusconi e il suo governo di incapaci che, nel caso le prossime politiche le vincesse l’Ulivo o Gad o Alleanza che sarà, si troverebbe a dover medicare, e c’è da chiedersi come potrà farlo, i gravissimi guai economici che questo governo lascerà alle spalle. Ma questa volta Berlusconi non ha fatto errori e ha messo sulla scena del teatro politico un finale davvero degno del miglior scrittore di libri gialli. Questo taglio delle tasse è una vera, grande menzogna ma lui l’ho posta nel momento giusto e con i toni così ben studiati da meritarsi applausi, per la furbizia e l’abilità comunicativa. E io applaudo, perché certe capacità vanno riconosciute e anche, come in questo caso, applaudite.
Stava sotto al Centrosinistra di tre punti percentuale, subito dopo le regionali, e in ottobre addirittura di cinque punti. Tutti i sondaggi, anche i suoi, parlavano di un distacco quasi incolmabile e indicavano un trend di inarrestabile perdita di consensi per Forza Italia e il Cdx. Da qui l’ammutinamento di qualche alleato più nervoso, discussioni, riunioni, ricatti. Nelle sue notti insonni, perché Berlusconi notoriamente non dorme mai (fa dormire due segretari al posto suo), il Nostro ha trovato la soluzione al problema: taglio le tasse, ma non dal 2008 come chiedeva il Ministro dell’Economia, ma da subito, dal 2005. Discussioni accanite con gli alleati che non avevano capito niente della strategia berlusconiana e opponevano cifre su cifre per dimostrare che l’economia non permetteva tagli alle entrate, anzi che mancavano addirittura i fondi per far fronte alle necessità minime. E qui Berlusconi ha fatto il suo capolavoro mettendo sul tavolo il suo ultimatum: o state con me o si va a nuove elezioni SUBITO e io corro da solo.
Ci vuole coraggio, o incoscienza come volete, ma pochi uomini sarebbero stati in grado di muoversi con tanta intelligenza e decisione. Riconosciamolo, lui come governante, come uomo politico è un fallimento totale. Non ci sa fare, e poi ha passato i primi anni di governo a farsi leggi per se stesso, alcune delle quali, come quelle sulla depenalizzazione del reato di falso in bilancio e del reato di truffa, hanno portato un tale aumento sia delle truffe che delle società che alterano i bilanci, rubando ai risparmiatori, che sarebbe davvero il caso di rivedere subito quelle leggi per annullarle, per cui ha dimostrato ampiamente il motivo per cui ha voluto essere Presidente del Consiglio: farsi gli affari suoi, medicare il problema dei suoi procedimenti giudiziari, predisporre la sua futura candidatura a Presidente della Repubblica. Non ci sa fare, come uomo di stato, ma quanto a capacità di “comunicare”, di farsi “notare”, di mandare messaggi che poi rimangano attaccati alla pelle del popolo elettore, non ha avversar:. nessuno è come lui. È incontestabilmente il numero uno.
Nelle passate elezioni ha vinto perché ha avuto l’idea, lui l’ha avuta, del Contratto con gli Italiani. Trovata questa idea forte, ha tirato fuori dalle sue tasche una manciata di miliardi e ha riempito l’Italia di quei mega-manifesti da dove sparava gli slogan del suo Patto con l’Italia: presidente operaio, presidente imprenditore, uno come voi e così via. L’idea ha pagato, la gente ci ha creduto, Berlusconi ha vinto. Poi, una volta al governo, ha rovinato tutta la sua immagine con una serie di errori e di gaffe, di prese di posizione criticate nel mondo perché assolutamente criticabili, ma specialmente per non aver mantenuto nessuna delle promesse fatte in campagna elettorale. Una delusione, dicevano molti suoi elettori, una delusione. L’immagine dell’imprenditore abile e fortunato che risolve tutti i problemi italiani se ne stava andando a rotoli.
Le elezioni regionali e europee hanno svegliato Berlusconi, che non accetta mai di essere morto o vinto o comunque battuto, ed è venuta fuori questa nuova idea del taglio “immediato” delle tasse. Che è una menzogna, anzi una truffa al popolo italiano, perché non si tratta di riduzione delle tasse ma semplicemente di trasferimento, di un cambio di voci tassabili. Ed è una truffa perché, mentre da un lato sembra diminuire a chi ha un reddito di lavoro pochi euro al mese, dall’altra penalizza che non dipende da reddito tassabile, come i pensionati per esempio, che si vedrà costretto ad accettare tutti gli aumenti collaterali (tabacco ecc.)E’ una truffa perché presenta ai cittadini italiani una situazione che non è quella reale, quando dice che sono state tagliate tasse a quindici milioni di italiani. Perché ai redditi più bassi si tratta di un guadagno assolutamente inconsistente, poche decine di euro l’anno, mentre per i redditi più alti il guadagno sarà ben più elevato.
Ma non è solo qui la menzogna. Questa va cercata nel fatto che per tagliare 6000 miliardi di tasse il governo ha dovuto tagliare tutta una serie di servizi sociali, scuola, polizia, ricerca ecc., e di fondi destinati alle regioni, oltre a mettere in piedi quel famoso, e vergognoso, condono edilizio che si riprenderà ad abundatiam il piccolo risparmio fiscale delle famiglie E cosa faranno le Regioni quando riceveranno MENO soldi da Roma? Semplice: aumenteranno le tasse locali, e quel vantaggio che il cittadino piccolo-medio ha creduto di aver ottenuto, se ne uscirà da questa nuova porta. Ma la menzogna non finisce qui. Pochi giorni prima di fare questo provvedimento che taglia 6,5 miliardi di tasse il Governo aveva varato la manovra finanziaria per il 2005, nella quale manovra si trovano tutta una serie di aggravi e di tagli per recuperare i 24miliardi che mancano alla cassa dello Stato. Cioè PRIMA si fa una legge che dice” abbiamo bisogno di 24 miliardi, che prenderemo nel 2005”, poi se ne fa un’altra che dice “e adesso riduciamo le tasse di 6 miliardi”. Che cos’è, se non una GRANDE MENZOGNA, un grande INGANNO?
Ma questa Grande Menzogna, ed ecco qui la straordinaria abilità di Berlusconi, darà a lui la possibilità di gridare, da oggi fino alle elezioni politiche del 2006, quello che sarà il suo leit-motiv elettorale e cioè:”ho promesso di tagliare le tasse e le ho tagliate. La sinistra le aumenta e io, primo in Italia, le taglio. Io mantengo quello che prometto” E questo sarà un messaggio con il vinavil, perché si attaccherà alla pelle delle anime semplici, che saranno sicure che il Cavaliere “ha diminuito le tasse” come aveva promesso. Perché, anche se ci saranno obiezioni, spiegazioni come questo mio scritto, che diranno “attenti, non è vero”, il messaggio resterà comunque. Perché la gente non ha tanto tempo per approfondire le cose politiche ed economiche. In linea di massima sente il frastuono degli slogan e ci crede. Se poi il suo desiderio è quello ci credere, non ascolterà ragioni. Crederà, purtroppo per tutti noi.
PS. Leggo ora il Corriere della Sera che dice che i sondaggi d’opinione danno il Centro Destra in forte crescita. Come volevasi dimostrare. Ahi, ahi, pauvre Italie
articolo apparso sul sito www.inmovimento.it |