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L'azienda americana vende ai cinesi la divisione personal computer. e pensare che il mondo si divideva (anche) in apple e ibm
La più grande azienda cinese di computer, Lenovo Group, ha acquistato il pacchetto di maggioranza del ramo personal computer di Ibm, International Business Machiness Corp. La Lenovo ha pagato un prezzo di 1,75 miliardi di dollari (1,32 miliardi di euro), una delle più grandi acquisizioni cinesi all'estero. Il gruppo cinese potrà utilizzare il marchio Ibm per cinque anni.
Per acquistare il settore pc della Ibm, che comprende ricerca e sviluppo oltre a produzione, la Lenovo ha pagato 1,25 miliardi di dollari (946 milioni di euro) in contanti e azioni, ha detto il presidente Liu Chuanzhi. Comprese le passività che Lenovo ha accettato di accollarsi come condizione per l'accordo. Il valore totale del ramo pc della Ibm sale a 1,75 miliardi di dollari (1,32 miliardi di euro).
Il presidente di Lenovo ha poi detto che il gruppo potrà liberamente utilizzare il nome Ibm per cinque anni. Il gruppo Lenovo è quotato alla Borsa di Hong Kong. L'operazione riduce la quota della Ibm nell'industria informatica, di cui è stata una dei pionieri. Un tempo principale marchio dei pc, il gruppo americano concentra oggi le sue attività nella consulenza e nel software, secondo gli analisti. Il commercio dei suoi pc era da tempo diventata una piccola porzione dei suoi interessi.
L'accordo dovrebbe permettere a Lenovo di diventare almeno il 'numero 3' dei Personal Computer, dietro le americane Dell e Hewlett Packard (Hp). Finora il gruppo di Pechino era l'ottavo produttore mondiale del settore.
Creata nel 1988 con il nome di Legend e quotata alla Borsa di Hong Kong dal 1994, Lenovo ha progressivamente aumentato negli ultimi sette anni le vendite di Pc in Cina, raggiungendo nel 2003 una quota del 27% del mercato cinese e del 12,6 di quello della zona Asia-Pacifico eccetto il Giappone.
Con un utile annuo di circa 130 milioni di dollari, Lenovo ha acquistato visibilita' sulla scena internazionale partecipando tra l'altro al programma di sponsorizzazione del Cio per le Olimpiadi invernali di Torino 2006 e quelle di Pechino 2008.
http://www.tgfin.it/tgfin/articoli/articolo233086.shtml
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