Nick: Coatlicue Oggetto: Lo sapevate? Data: 10/12/2004 10.9.59 Visite: 165
Ieri parlavo con un amico al cellulare e la linea era piuttosto di sturbata, così a un certo punto gli ho detto "marò, si sentono gli echi delle nostre voci" e lui mi ha detto "guarda che eco è un sostantivo femminile!". Da lì è nata una discussione. Sicurissima che mi stesse prendendo in giro, oggi ho fatto i miei controllini e: Eco deriva da un nome femminile sia in latino (ēcho) sia nel greco da cui il termine ha origine (ēkhó da ēkhêin ‘rimbombare’); comunque, sebbene meno ricercato, si trova anche un impiego di eco al maschile singolare. La situazione cambia al plurale: la forma più diffusa è echi (formato appunto sul modello dei nomi maschili in -o), con rare attestazioni della variante femminile le eco; in questo caso il nome, per supplire all’anomalia della declinazione, viene omologato al tipo dei femminili invariabili in -o (la eco-le eco come la radio-le radio). Quest’ultimo uso è per alcuni "sconsigliabile" (L. Serianni nella sua Grammatica italiana, cap. III, par. 98). Ora, ci sentiremmo autorizzati a consigliare echi per il plurale ed eco al femminile per il singolare (eco maschile è accettabile ma più informale). fonte: http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=4564&ctg_id=93 Insomma...a questo punto mi pare che entrambi abbiamo ragione, anche se io ne ho fatto un uso corretto al plurale pur ignorando le regole grammaticali dell'Accademia della Crusca. Non c'è niente da fare...la lingua italiana è davvero una grande lingua!   |