Nick: Quilo Oggetto: Napoli città di sinistra Data: 22/11/2002 20.16.20 Visite: 2
E mo basta. Da quando Napoli è di sinistra un sacco di cose buone sono successe. Ma pure un sacco di cose troppo contestabili. Prima le strisce blu. Recingere il suolo pubblico, sottrarlo alla cittadinanza e rivendergliene l'utilizzo a tariffe capestro, incrementando il numero di posti e elevando le tariffe fin dove la decenza permetteva, secondo la più spietata logica del profitto. I condizionamenti sulla vita della gente li discuto un'altra volta. Poi i cancelli. Cancelli dappertutto. Cancello fa bello. La sinistra dovrebbe esaltare il concetto di bene pubblico, dove la massa è padrona, dove il legame tra la gente e il territorio è diretto. Dovrebbe aprire i luoghi chiusi, dovrebbe invogliare a frequentarli... e invece che fa? Li chiude. Li sta chiudendo tutti. A me vengono in mente la villa comunale, il parco virgiliano, il parco dei camaldoli e udite, udite: le nuove scale mobili che vanno da via Scarlatti a San. Martino. E sì, la sera sono chiuse. Per metà, perché la metà superiore è all'aperto, ma chiudendo la metà inferiore le scale sono inutilizzabili. Per evitare atti di vandalismo? Per evitare aggressioni? Ma perché che può succedere su una scala mobile? Non vi voglio trattenere troppo. Il concetto che voglio esprimere è: se io pago le tasse ma mi piace uscire di notte, perché non devo poter usare le scale? Chi mi ha bollato come vandalo e ha deciso che io debba essere privato della fruizione della cosa pubblica? Chi è l'idiota che sbandiera il motto "cancello è bello", "cancello fa prezioso"? Adesso le telecamere. Ho appena sentito al TG3 che Iervolino chiede: "un minuzioso sistema di videosorveglianza per Napoli". E mo' ti devi sparare solo. Non lo voglio nemmeno commentare. Ditemi voi. |