Nick: insize Oggetto: APPENA UN MESE FA Data: 13/12/2004 17.8.42 Visite: 129
APPENA UN MESE FA.... Martedì 9 Novembre 2004, 18:34 Sei arresti in Calabria per pressioni su magistrati MILANO (Reuters) - La polizia di Reggio Calabria ha arrestato oggi sei persone, tra cui due ex parlamentari, un giornalista e due avvocati, nell'ambito di un'inchiesta su presunte pressioni su alcuni magistrati per influenzare le inchieste sui rapporti tra politica e mafia. Lo riferisce in una nota la procura della repubblica di Catanzaro. I sei arrestati sono l'ex deputato del Psdi Paolo Romeo, l'ex parlamentare catanese di Forza Italia Amedeo Matacena, il giornalista Francesco Gangemi, l'avvocato Francesco Gangemi, l'avvocato Ugo Colonna di Messina e Riccardo Partinico, insegnante, si legge nel comunicato. A tutti gli arrestati viene contestato il reato di violenza o minaccia ad un corpo giudiziario e, ad eccezione di Colonna e Partinico, anche quello di concorso in associazione mafiosa. Nell'ambito della stessa inchiesta sono indagati due parlamentari di An, Angela Napoli, vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia, e Giovanni Valentino, sottosegretario alla Giustizia, il che ha suscitato una viva reazione da parte del vicepremier e leader di An Gianfranco Fini, che ha parlato di una "montatura". "Esprimo piena solidarietà ad Angela Napoli e a Giuseppe Valentino, parlamentari unanimamente stimati e da tutti considerati, non solo in Calabria, in prima linea contro la criminalità organizzata", ha detto Fini in una nota. "Confido che la montatura ordita contro di loro e contro altri amministratori locali venga rapidamente meno per la onestà intellettuale e per la serietà professionale degli inquirenti", ha aggiunto il vicepremier, invitando la magistratura a "dimostrare di non essere prigioniera di solidarietà corporative e di non volere lo scontro con il Parlamento". Le ordinanze di custodia cautelare in carcere -- emesse dal gip di Catanzaro Antonio Baudi su richiesta dal procuratore della Repubblica di Catanzaro, Mariano Lombardi, del procuratore aggiunto, Mario Spagnuolo e del sostituto procuratore Luigi de Magistris -- sono state eseguite dalla squadra mobile di Reggio Calabria. Il reato di violenza o minaccia ad un corpo giudiziario, previsto dall'articolo 338 del codice penale, viene contestato a chi è accusato di "avere usato violenza o minaccia ad un corpo politico, amministrativo o giudiziario o ad una rappresentanza di esso od una qualsiasi pubblica autorità costituita in collegio per impedirne in tutto o in parte, anche temporaneamente, o per turbarne comunque l'attività". Tra le parti offese nell'inchiesta calabrese vi sono anche due magistrati, il sostituto procuratore antimafia Enzo Macrì e l'ex sostituto procuratore distrettuale Francesco Mollace. L'inchiesta ha portato anche al sequestro del periodico "Il Dibattito" e sono in corso perquisizioni e notifiche di informazioni di garanzia, ha aggiunto la nota. AN attacca officina99 parlando di legalità!...aUAUHaHUaHUaHUAHUhAUuhAhAUhuAuhauhahuahuauhAhuAuhaauh...m fann piscià sott rè rSat! CHE PENSINO ALLA VERGOGNA DEI LORO LEGAMI CON LA NDRANGHETA IN CALABRIA, LA MAFIA IN SICILIA E LA CAMORRA IN CAMPANIA! |