Nick: Perlasca Oggetto: Il Crocifisso resta Data: 16/12/2004 22.49.33 Visite: 132
Resta il crocifisso nelle scuole Consulta boccia richiesta Tar Veneto Il crocifisso resta nelle aule scolastiche. La Corte Costituzionale ha infatti dichiarato manifestamente inammissibile la questione di legittimità sollevata dal Tar del Veneto. A sollevare la querelle era stata una signora finlandese, madre di due bambini, residente ad Abano Terme (Padova), che si era rivolta al Tar per chiedere l'annullamento di una delibera di una scuola media di Abano Terme contro la rimozione del crocifisso dalle aule. La decisione era stata presa il 27 maggio 2002 dal consiglio dell'Istituto Comprensivo "Vittorino Da Feltre" di Abano, dopo che la donna aveva chiesto di togliere il simbolo religioso dalle pareti. Non una "guerra di religione", dunque, ma una richiesta di affermazione della laicità della scuola di Stato. Secondo la mamma, infatti, la scuola pubblica non doveva privilegiare un simbolo religioso rispetto a un altro. Il ricorso della signora finlandese aveva dato all'epoca nuova linfa alla campagna per la rimozione dei crocefisso dalle scuole avviata da Adel Smith, il discusso leader dell'Unione Musulmani d'Italia, secondo la quale la decisione del Tar del Veneto di rinviare la materia alla Corte Costituzionale "in qualche modo dava ragione a Smith". Smith: "Non finisce qui" Adel Smith, protagonista di una polemica scoppiata in Abruzzo, nella scuola frequentata dai propri figli, e poi dilagata in tutta Italia, ha commentato così: "La partita non è chiusa". "E' sorprendente - prosegue - ma me l'aspettavo. La Corte Costituzionale non entra nel merito ma si limita a rigettare la palla al Tar del Veneto che aveva sollevato la questione. Ricordo, comunque, che la legge incorpora i regi decreti che inseriscono il crocifisso tra gli arredi delle scuole". Smith, è in attesa della sentenza della Cassazione che dovrà decidere chi dovrà occuparsi del suo caso, se il Tar o il tribunale. "Se una maestra - ha detto - dà uno schiaffo a un bambino, viene leso un diritto soggettivo, non è che si va al Tar perché la maestra è dipendente dell'amministrazione statale". www.tgcom.it 15/12/04
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