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Nick: Hightecno
Oggetto: eros & pathos (cap XXXV)
Data: 22/12/2004 10.7.2
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L'amore possiede, tra le tante, anche la prerogativa di rivoluzionare la vita del singolo, nel senso che può sconvolgere letteralmente l'individuo, laddove per individuo si intende un soggetto che intrattiene rapporti strategici con la realtà che lo circonda, in funzione del proprio personale bilancio e delle proprie esigenze. L'amore sconvolge questo equilibrio, introducendovi un elemento nuovo: le esigenze dell'Altro. Non è un'operazione che si svolge alla luce del sole.

A livello cosciente possiamo ancora illuderci che il desiderio suscitato dall'Altro non abbia stravolto la nostra autonomia, che sia solo un bisogno in più da soddisfare, un'altra esigenza nostra. Eppure oscuramente sentiamo che qualcosa è cambiato in modo radicale, e con questa novità non sarà facile fare i conti. Questo perché desiderare un altro significa entrare in un mondo fatto anche di sogni, bisogni e desideri che non sono i nostri. L'amore, insomma, richiede una rottura del «guscio narcisistico». Quando si incontra una persona veramente speciale, la situazione può mutare all'improvviso, gli aspetti sino a quel momento celati prendere il sopravvento e cominciare a germogliare.

Il rapporto che partendo da questo germoglio si trasformerà in un albero dall'alto fusto e dalle profonde radici, difficilmente potrà essere valutato dall'esterno in maniera obiettiva: occorre sempre essere immersi nella situazione amorosa per poterla comprendere. Proprio per questo motivo, è del tutto inutile e fuorviante cercare di giudicare l'unione di due persone: sono sempre motivazioni e dinamiche inconsce molto complesse che legano gli animi umani. Simili «misteri» non potranno mai essere del tutto svelati ma, nonostante ciò, è possibile interrogarsi e, seppure in maniera parziale, formulare delle risposte. Chi sollecita in noi un vivo interesse, riesce a far ciò perché ci permette di proiettare sulla sua immagine alcuni dei nostri contenuti inconsci, dimensioni particolarissime che vengono letteralmente «catturate» dall'Altro, dalla persona che sentiamo di amare. Per coloro che sono dotati di una ricca e florida interiorità, può essere molto difficile riuscire a incontrare persone capaci di stuzzicarli e stimolarli vivamente.

Quando ciò accade, però, si innesca quello che potremmo definire «l'incontro fatale», capace di diventare significativo e di rivoluzionare tutta la nostra esistenza. Si tratta di una grande fortuna, perché soltanto la significatività può rendere un rapporto degno di questo nome. Come dicevamo, però, per essere travolti dall'impeto della dimensione amorosa, occorre una rottura del nostro guscio narcisistico.Ma cosa significa esattamente ciò? È opinione diffusa che amare sia facile, che l'innamoramento costituisca il moto interiore più ovvio e più spontaneo per l'essere umano, e che non occorra sapienza o educazione per imparare ad amare ed essere amati. Non è tutto così semplice, e se solo guardiamo all'antagonismo che si stabilisce tra narcisismo e amore, cioè tra la richiesta (funzionale, fino a un certo grado, alle esigenze dell'istinto di autoconservazione) di una stabilità nell'equilibrio libidico e l'attivazione energetica che il rapporto di coppia richiede, capiamo come si verifichino casi di incapacità di innamorarsi, di lasciarsi sedurre, anche temporaneamente. Non c'è dubbio che la vocazione di Eros sia quella di alterare, di sviare, di ferire, ma tali alterazioni e seduzioni sono funzionali, almeno potenzialmente, alla riorganizzazione di un nuovo assetto psicologico. In verità, la capacità di innamorarsi dipende dallo sviluppo di relazioni interpersonali positive e interiorizzate.

Molto spesso quando c'è una problematica connessa a ferite narcisistiche precoci, esiste anche una sostanziale difficoltà a impegnarsi in una relazione matura, al di là dell'incontro occasionale, quello che non lascia tracce né pone all'individuo particolari richieste. Sono incontri che permettono alla persona di mantenere le sue barriere difensive, tutelandosi così da quella che appare come la più grave minaccia al suo equilibrio, cioè il coinvolgimento intimo. Ma se davvero desideriamo che la nostra vita subisca un terremoto emotivo ad opera dell'impeto di Eros, occorre abbattere ogni barriera difensiva e lasciare che l'Altro entri nel nostro mondo psichico.



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