Nick: L'intrusa Oggetto: Dimenticodicarne Data: 24/12/2004 22.52.57 Visite: 149
Mi fermo un attimo. Sono stata costretta a farlo. E Dicembre non è Dicembre, ma un mese qualunque dimenticato assieme a tutto il resto. Il "mio"resto, solitamente, riveste un importanza particolare,che spesso non ha niente a che vedere con la quotidianità di altri, crescere a oltranza, spesso oltre...le proprie forze. Cedo un attimo, e s'appanna la prospettiva personale. Un giorno respirando assieme ad una logopedista ho scoperto che il ritmo del mio associato al tempo è troppo affannato, affamato di certezze utili, ma non sempre necessarie, perchè raggiungibili solo per gradi. Respirando con più calma cedo alla rabbia e scopro qualcosa di meno attraente, ma nuovo: il tempo degli altri. Le riviste, i biscotti ai cereali, il desiderio del nucleo, la casa, la chiesa, le ricette fatte in casa, il tempo di andare...come viene. Come viene?!? Eppure m'era capitato un pò di tempo fa, l'avevo sopito, dimenticato, sepolto. Il tempo degli altri s'incastra al mio, m'annoia, poi mi penetra con stupore e smuove qualcosa. Pensavo che sognare di esser al mare a dicembre, guardando un immagine straccio di giornale non è una cosa banale. Non è una cosa banale, in un momento veramente importante. Io, sono una cosa importante. Ma sposto il centro di me stessa, spesso, in ogni dove sento possa affascinarmi. Si parte per l'ennesimo viaggio impossibile fatto di pensiero e poco di carne. Ed anche questo è giusto, e anche questo sarà forse importante. Correvo, dimenticando che sanguinavo. |