Nick: alylia Oggetto: il sapere Data: 28/11/2002 21.45.27 Visite: 19
Lezione d Dante Sapiente nn è ki sa, ma ki desidera di sapere: così, secondo Pitagora. Dio è il principio di tutto; di tutte le cose create è la causa: anke dell'umano intelletto. La cultura non può essere fine a se stessa; nè, per la salvezza ultima, basta mettere il sapere al servizio di opere virtuose circoscritte agli interessi mondani. La meta si allontana ancor più, quando l'uomo, fiero della sua intelligenza, pensi di poter attraversare, e penetrare i misteri della Fede. Vero sapiente è ki applica l'intelligenza all'attuazione della giustizia e, distinguendo il bene dal male, opta x la strada della verità. Indovini, maghi e astrologi hanno la presunzione d appropriarsi del futuro con arti magike: interrogando gli astri, s'illudono e illudono di poter incidere sul corso del destino, ke ogni uomo deve liberamente scegliere seguendo la sua inclinazione naturale. Strumento di conoscenza, x l'uomo, è il dubbio. Esso avvia la ricerca, la promuove ininterrottamente e la consegna alla Verità, se la volontà di sapere tente a questo fine ultimo. Si dubita x credere, nn x negare con arroganza ciò ke nn è subito evidente; si dubita x cogliere, attraverso e oltre il fenomeno, l'essenza. La grazia soccorre l'uomo in pericolo e lo assume in alto. Essa interviene x vie insolite; cerca passaggi segreti, s'infiltra nella memoria dell'uomo e gli si rivela. Così il sogno si pone come strumendo conosciuto: prepara e promuove l'evoluzione. Alla verità si perviene con l'esercizio della ragione, ke d dubbio in dubbio, si kiarisce, si affina, e si emancipa dall'errore. |