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Nick: random^
Oggetto: Buon 2004
Data: 2/1/2005 0.17.33
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C'era una volta un uomo famoso con l'accento romanesco. Quest'uomo un giorno morì, e un altro uomo con l'accento romanesco lo guardò e gli disse, mentre era steso: "aspettami che vengo anch'io". Un anno dopo anche quest'uomo morì. Si chiamava Nino Manfredi.

C'era una volta una donna che non era bellissima, però aveva tanta esperienza. Tutti la guardavano con sospetto, lei guardava gli altri con difficoltà. Disse di voler garantire tutte le parti in causa, che di lei ci si poteva fidare. E volle farlo davvero, e questa donna non bella si dimise. La donna si chiamava Lucia Annunziata, e fu un presidente della RAI anomalo oltre che strabico.

C'era una volta un uomo spiritoso. Aveva fondato una cosa molto grande e nuova. Tutti gliela invidiavano e quando lo incontravano per la strada gli stringevano la mano, gli toccavano i riccetti perché dicevano che portavano fortuna e dicevano : "complimenti, complimenti". Poi una sera quella cosa gli fu tolta e fu affidata a un altro, ma lui poté restare a guardare stando zitto.
Tutti smisero di toccargli i riccetti e quell'uomo si chiamava Enrico Mentana.

C'era una volta un uomo del nord che aveva la voce roca. E fumava tanto. Fumava tantissimo, ma lui i turchi li odiava, e quando si rese conto che fumava come un turco gli venne un infarto. Andò in coma, e quando si risvegliò le sue prime parole furono "ditemi che sono ancora bianco". Poi disse altre cose, ma a bassa voce, con un po' di paura. E quell'uomo si chiamava Umberto Bossi.

C'era una volta un uomo che una volta navigava. Sulle sue scarpe c'era tanto tanto lucido ma pochi centimetri che le separassero dalla pelata e così quell'uomo sentiva la puzza dei suoi piedi. Allora chiamò uno dei suoi tanti lacché che gliele pulisse meglio, e ne arrivaron molti, ma lui sentiva puzza lo stesso. L'uomo che una volta navigava decise allora che ne dovessero arrivare di più, sempre di più, e che dovessero lustrare di brutto, e allora entrò in politica. E ci fu una volta che il suo governo superò i 1060 giorni di vita.

L'uomo che navigava aveva una famiglia in cui tutti avevano fatto un pensierino al pallone qualche volta, ed erano stati tifosi, chi aveva comprato una bandiera, chi una trombetta, chi scarpe coi bulloncini. Lui allora comprò una squadra di calcio, perché tutti gli altri avevano comprato già tutto, dai gagliardetti agli adesivi cangianti da mettere dietro alla macchina, alle manone, agli striscioni con le parolacce più belle. Quella squadra una volta vinse il campionato italiano di calcio e i suoi familiari furono felici, ma un po' erano invidiosi e lui lo sapeva. Per di più, quella squadra aveva addirittura due colori.

C'era una volta un ragazzo che abitava in un casale in cui tutti parlavano inglese. E lui era abituato alle mucche, ai tori, ai cavalli. Mungeva tante mucche ogni giorno e il latte gli piaceva. Poi un giorno papà gli mise in mano un pozzo petrolifero e lui provò a mungerlo e vide che non usciva latte ma petrolio e pure tanti soldi. Il ragazzo lasciò perdere le mucche e divenne uomo.

Il papà vide che il ragazzo capiva la differenza fra una trivella e uno zoccolo e gli affidò varie società importanti e di gran nome, che lui fece fallire. Ma il papà aveva tanti amici importanti e tutti questi amici divennero ben presto amici del figlio e giocavano tutti assieme. Il papà poteva fare un sacco di cose perché il papà era presidente del mondo e il mondo lo sapeva (se il mondo a volte se ne dimenticava, il papà faceva sparare tre-quattro botti potentissimi - lontano da casa sua - in modo che tutti sentissero e si svegliassero e dicessero: "ah sì, quello è il nostro presidente"). Il papà aveva anche tanti amici che si vestivano in modo buffo, loro e le loro mogli, ma il papà non li criticava mai tranne che in televisione.
Il figlio intanto cresceva e andava a pesca e aveva imparato che nel mare non si trovano delle talpe però negli uffici sì.
E il papà dovette smettere di essere presidente del mondo e si nascose per un mandato. Intanto il figlio era amico degli amici del papà e fece il concorso per diventare presidente del mondo e ci vollero solo 90 giorni per convincere tutti che il nuovo presidente del mondo era lui.

Il figlio ora era come il padre e non solo perché si chiamavano allo stesso modo. Si incontravano la sera a cena e mangiavano con la stessa mano, succhiavano allo stesso modo, bevevano nello stesso istante. Quando il papà gli trombò la moglie, il figlio decise di doversi distinguere. Cominciò a dire in giro che tutti erano contro tutti, che tutti dovevano avere paura perché l'omicidio andava di gran moda, e che tutti dovevamo guardarci in cagnesco e la gente camminava tesa tenendosi stretto stretto il cappello sulla testa. Quando tutti ci credettero, lui disse che ci pensava lui e li proteggeva lui, ma dovevano rieleggerlo, sennò come faceva a difenderli. E fu rieletto. Intanto aveva cominciato una guerra per far vedere che sapeva combattere con le mani e i cuori dei suoi soldati, che morivano come mosche per convincere ancora di più.

C'era una volta in cui l'uomo che navigava credette che il figlio era veramente un bravo bambino e mentre lo diceva un rivoletto di petrolio gli colava dagli angoli della bocca ma subito un uomo chiamato portavoce l'asciugava. E l'uomo che navigava disse allora "pure io sono molto forte e coraggioso" e chiese a molti soldati di dimostrarlo e questi partirono con quell'idea in testa.

C'era una volta in cui presero la città di un posto diverso da quelli che minacciavano il pianeta. E molti dissero al figlio: "guiarda che hai sbagliato città" ma lui rispose "no, no è proprio quella giusta" e telefonò a suo padre dicendogli di non fare mai più benzina che da quel momento ci pensava lui.

C'erano una volta Enzo Baldoni e Fabrizio Quattrocchi. Che c'erano una volta, e ora non ci sono più.
Che Fabrizio Quattrocchi morì, ma prima di poterlo dire a suo padre dovette aspettare che un uomo con il nome di un insetto che di mestiere va in televisione a raccontare che nel corpo c'è il sangue e se non ci credi te lo fa vedere, dicesse "va bene, ora sì, ora abbiamo il massimo di share" e che un ministro della repubblica dicesse "comandi, confermo che l'hanno ammazzato, comandi". Quel Ministro era tale Frattini, e l'uomo della televisione si chiamava Bruno Vespa.
E c'erano le due Simone, chiamate come se fossero una marca di lievito per torte, ma che furono catturate e liberate appena si fu sotto elezioni.

E ci furono una volta le elezioni, e presdelcons mandò un sms di auguri a tutti di buon voto. E noi ci andammo a votare. E il giorno dopo tutti dissero di aver vinto, e quando a uno gli chiedevi "perché?" lui prendeva una calcolatrice e te la dava in testa. Ma tu sapevi chi le aveva vinte davvero, le elezioni che ci furono una volta.

Cerano una volta i soldatini del figlio, che gli piaceva tanto la fotografia. Molti eran tanto appassionati e si erano portati le loro macchinette amatoriali e durante la guerra si vollero fare delle foto con i loro nuovi amici. Però questi amici non erano d'accordo allora loro li hanno tramortiti con scariche elettriche e bastonate sulle ginocchia, e li hanno messi con la testa nei pisciatoi (pieni) e così poi gli scattavano una foto coi capelli zuppi effetto bagnato. E li hanno spogliati, perché qualche soldatino era un mattacchione. E poi questi soldatini sono rientrati in patria, vivi, e alcuni hanno pure avuto dei figli poco tempo dopo, e chissà quante fotografie il giorno del parto, ma senza effetto bagnato.
Che tu pensi che non solo molti soldatini sono morti, ma sono anche tornati vivi quelli sbagliati.

C'era una volta un tipo con la barba, che la sua barba ultimamente era diventata più rada e più bianca perché parlava tanto e si vedeva che era stanco di parlare perché gli tremava un labbro. Un giorno questo tizio fece un viaggio a Parigi, perché non si sentiva bene. Questo tipo con la barba poi morì e tutti se ne accorsero, perché dalle sue parti si impara in fretta a capire cos'è un uomo morto. E quell'uomo si chiamava Yasser Arafat.

C'era una volta un altro uomo con la barba, però la barba gli venne quando lo catturarono perché un giorno emerse da un tunnel perché pensava che i soldatini del figlio se ne fossero andati e invece quelli stavano là perché suo cugino gli aveva detto che alla tal ora lui metteva la testa fuori per ricordarsi com'era fatta la sua terra. Quest'uomo con la barba (prima solo con i baffi) era un cattivello, ma il figlio presidente del mondo faceva a gara con lui e lo catturò. Alla fine quest'uomo, che si chiamava Saddam Hussein sta ancora aspettando di poter mettere la testa fuori. Non sa se attaccata al corpo.

C'era una volta un'altro uomo con la barba, ma rettangolare. Che cominciò volendo fare la rivoluzione ma che poi cadde dalle scale, una volta. Si ruppe una gamba, ma ancora sapeva usare un microfono e disse a tutti che stava bene e se gli procurassero un infermiere. Allora un altro uomo, senza barba ma coi ricci neri neri, gli disse che glielo avrebbe pagato lui, perché nel paese dell'uomo con la barba rettangolare lo avevano curato bene. L'uomo con la barba rettangolare si chiamava Fidel Castro e quello coi ricci neri neri Diego Maradona (che più passano gli anni e più lo amiamo, scusate).

Ma dov'è l'uomo che navigava? L'uomo che navigava cercava sempre gente che gli lucidasse le scarpe e le deodorasse. E una volta uno di questi fece qualche cosa cattiva cattiva e finirono in tribunale, lui e l'uomo che navigava. Passarono molti anni, in modo che si dimenticasse cosa aveva fatto l'uomo che navigava, ma di quello che fece la cosa cattiva però non poterono dimenticarsi, altrimenti la gente avrebbe mangiato l'uomo che navigava, lasciando per ultimi i suoi piedi. E quello che fece la cosa cattiva cattiva si chiamava Marcello dell'Utri e fu condannato a nove anni di galera.

C'era una volta un uomo che nacque in abito scuro. E quando c'era il buio nessuno lo vedeva. Ma nessuno lo vedeva nemmeno di giorno. Però comandava lui, solo che nessuno lo vedeva. Nessuno aveva mai visto niente, e quando parlavi di lui improvvisamente ti sembrava di star dicendo qualcosa di lui, ma forse ti stavi sbagliando.
L'uomo che vestiva di scuro fu però un giorno incriminato, e una volta di una dozzina di anni dopo fu assolto. E si chiamava Giulio Andreotti, ma forse mi sto sbagliando.

Una volta l'uomo che navigava si mise in testa di voler riformare la giustizia. Diceva che i giudici ce l'avevano con lui perché lui era "tombeur de femme" e aveva trombato le mogli dei magistrati. E quando lo sentivano le mogli dei magistrati vomitavano e vomitavano pure i magistrati, pensando che fosse il capo del governo.
"Quello lì deve andare là ma non può fare questo e poi io dico quest'altra cosa perché mi fa male il callo" diceva, e l'uomo che navigava e voleva riformare la giustizia secondo i calli dei suoi piedi ricevette una volta una craniata dal signore che tiene le sue sopracciglia più in alto di tutti, e che ci vede benissimo. Questo signore era Carlo Azeglio Ciampi, e ha tanti anni e ancora tanti davanti per godere della nostra gratitudine.

C'era una volta una scuola elementare in Ossezia. E c'erano dei bambini dentro che festeggiavano. E c'erano degli uomini con i mitra e la dinamite che non avevano voglia di festeggiare. E alla fine non ci fu più la festa. E l'uomo di nome Putin disse che erano terroristi globali, che la Cecenia è un problema di terrorismo mondiale "eh eh", Ma quando lo diceva gli sudava l'attaccatura dei capelli.

C'era una volta la Cecenia, e un uomo che resisteva al veleno. E l'uomo che resisteva al veleno perse le prime elezioni, e scoprì che avevano imbrogliato e questa cosa non era peggio del veleno e le fece rifare e finalmente vinse. E ora l'uomo che resiste al veleno insegnerà agli altri uomini come si resiste al veleno. Quell'uomo pare che si chiami Yushenko.

C'erano una volta i villaggi vacanza Valtour del sud-est asiatico, e furono sgomberati dal mare. E furono sgomberati anche quelli che non abitavano in un villaggio vacanze ma in un villaggio porcile. E parecchi furono sgomberati morendo. E parecchi moriranno. Ma secondo l'uomo che navigava, il problema principale di quei paesi è che nessuno potrà andarci più a fare il bagno per i prossimi quindici anni.

C'era una volta un giornalista che facendo un servizio in Irak, si trovò circondato da una folla che voleva linciarlo gridandogli "Americano! americano!". Ma lui disse "No! Io NO america! io Italia!" e allora la folla cominciò a gridare ancor più incazzata "Italia?? Berlusconi! Berlusconi!" e lui per salvarsi la pelle "no No I Don't like Berlusconi!".

C'era una volta un eroe che trionfalmente prese a cavallettate l'uomo che navigava. Quest'eroe era un operaio, e sebbene l'uomo che navigava si fosse detto presidente operaio, gli ha tirato lo stesso il cavalletto della sua macchina fotografica su un orecchio, insieme alla sua rabbia. Unanime condanna del grave gesto, ma tanta soddisfazione. Quell'uomo si chiama Roberto del Bosco e l'uomo che navigava Silvio Berlusconi.


C'era una volta tutto questo. E questa volta fu nel 2004.



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Buon 2004   2/1/2005 0.17.33 (138 visite)   random^
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         re:grazie fratello   2/1/2005 1.30.10 (31 visite)   L'intrusa
   re:Buon 2004   2/1/2005 2.11.56 (23 visite)   alylia
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      re:Buon 2004   2/1/2005 15.15.46 (14 visite)   frisa
   re:Buon 2004   2/1/2005 15.53.28 (19 visite)   pearl jam (ultimo)

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