Nick: Althusser Oggetto: re:alth Data: 5/1/2005 14.42.58 Visite: 42
a nord della linea la spezia rimini il noto linguista tedesco wartburg individua la romània (accento sulla seconda A) occidentale. il nord fa parte di quest'area, il centro sud no. nei dialetti del nord italia ci sono, analogamente allo spagnolo, due fenomeni chiave: la sonorizzazione (passaggio di P a B, di T a D e di K a G) e la degeminazione o scempiamento (cioè non ci sono consonanti doppie). il veneto, poi, ha una storia diversa dai 4 dialetti gallo italiaci (piemontese, lobardo, ligure ed emiliano) perchè a partire dal 1500 sviluppa un'opera di modellamento su base italiana (per la fortissima presenza del clero), ma mantiene caratteristiche come quella della caduta di molte vocali finali. Da qui un aspetto apparentemente simile allo spagnolo, con consonanti deboli e parole che terminano spesso con una consonante. la B latina in italiano segue una regola precisa, se è all'inizio di parola resta B, tipo Bucca = Bocca (Bucca significava guancia in realtà, e bocca si diceva hos - horis, da cui "orale"). Se è all'interno della parola diventa V habere = avere. Al sud c'è invece il betacismo, cioè la confusione di B e V, per esempio 'a vocca, cioè non si segue la stessa regola dell'italiano. Ma comunque in napoletano la B esiste ed è pure marcata, a differenza dello spagnolo che invece ha un suono a metà strada fra le due lettere (o meglio fonemi). Sulle lingue slave non ne so molto, indi taccio. |