Nick: Viola' Oggetto: Come si cambia Data: 20/1/2005 14.38.10 Visite: 177
A volte capita di sentir dire: "ma ja, quella ha più di 30 anni, non cambierà mai… quello ha quasi 40 anni, e ormai quando lo cambi?" etc etc… Ma io non credo che sia tanto questione di cambiare, quanto di crescere. Credo davvero che di crescere non si smetta mai, a patto di avere ancora la forza e la voglia di guardare intorno e dentro sé. Mi fanno un po’ strano quelli che dicono: "eh lo so… ma io così sono fatto". Che significa? Non siamo entità immutabili, il nostro cervello è l’organo sottoposto più di tutti a continui stimoli e trasformazioni. "Io così sono fatto" è soltanto una scusa, e nient’altro. Molto spesso sono gli incontri che ci fanno crescere, o cambiare, o come vi pare. Lui mi dice che in questi anni mi ha cambiata, ha avuto molta influenza su di me, e può darsi sia vero, può darsi che abbia dovuto diventare molto più forte, perché avere a che fare con lui a livello profondo richiede una grande forza, può darsi che sia stata una mia scelta cosciente perché la bolla di vetro mi stava stretta e l’ho voluta fare in mille pezzi, proprio una scelta , non come una ragazzina sciocca da plagiare e da cui farsi idolatrare, ma come una persona adulta che è in grado di sapere esattamente ciò che vuole, e so che in fondo in fondo gli sembra assurdo che io abbia scelto lui, ma è proprio così, e proprio da adulta. Adulta che però continua a crescere. E che ha imparato che anche se nella vita non hai mai dovuto chiedere niente, arriva il momento in cui ti tocca, ed è anche bello e non c’è niente di male, alla fine impari che va bene anche chiedere, non importa se avrai o no, è qualcosa che devi imparare a fare, perché se non provi tutto quello che puoi non capirai mai un cazzo di quelli che ti stanno intorno. E poi gli dico che anche io ho avuto influenza su di lui, e mi risponde che in questi anni l’ho calmato, magari è un po’ poco ma quando parla di sentimenti è così, magari non si accorge che ogni volta che mi perde va in depressione e si precipita a riprendermi, una, dieci, cento volte, e spera che una volta troverà la porta chiusa proprio come si fa con i bambini cattivi, ma finora non l’ho chiusa perché penso che il regalo più grande che puoi fare a un uomo è trattarlo come tale e dargli la possibilità di scegliere proprio come fanno i grandi, e che quando il qua qua qua intorno a lui non gli basta più è sempre da me che viene, che magari gli ho insegnato che quando abbassa la guardia non è detto che trovi qualcuno pronto ad approfittarsene, che può trovare anche solo un abbraccio, che quando si sente davvero solo è con me che vuole parlare, perché quando in quei momenti mi parla è come se parlasse a se stesso,e nonostante tutto gli sono grata per la fiducia che mi ha sempre dato, perché so che per lui non è facile. E che magari gli ho insegnato che può confrontarsi con chi è suo pari senza uscire perdente, che non ha bisogno di guardare sempre in basso, che ha davvero le capacità per fare ciò che vuole. E che se leggi nel pensiero di qualcuno non è mai a caso. E che capita raramente nella vita. Tutto questo e mille altre cose, come penso accada a tutti. Quattro anni fa la mia vita si è capovolta, tutto è andato in frantumi, quattro anni dopo sono un’altra persona e vedo quella che ero come da una distanza enorme, e rifarei tutto, tutto quello che ho vissuto in questi ultimi anni, soprattutto i momenti brutti in cui l’unica cosa che faresti è chiavare la capa nel muro o volare dalla finestra. E’ soprattutto grazie a loro che sono cresciuta , e anche un po’ grazie a lui, che ho scelto coscientemente per quello che è davvero e per nessuna delle sue chiacchiere, e se anche non dovessi vederlo mai più so di dovergli molto, come lui deve molto a me. Per cui boh… tornando all’incipit credo che la frase "quello/a non cambierà mai" sia una delle più grosse stronzate di comodo che si possano dire.
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