Nick: TOPPONI Oggetto: dedicato a diabolica Data: 22/1/2005 0.59.52 Visite: 141
Leggendo il tuo post su caravaggio mi è tornato alla memoria un brano che ti ripesco e dedico:
Tratto da "Il piccolo libro del nonsense" P.Rinaldi, ed. Vallardi.
Anonimo
Il nonsenso che segue, di cui non conosciamo l'autore, è stato udito e raccolto da Scarlatti in una accademia di paese. Quasi a confermare l'amaro giudizio di Zanazzo sui gusti popolari in fatto di poesia, Scarlatti racconta che il poeta, declamando le penultime strofe della poesia, "con una modulazione di voce che raggiungeva gli estremi della commozione", è riuscito a far sgorgare qualche lacrima dagli occhi delle molte signorine presenti. Ma l'autore, crudele, svela il segreto negli ultimi versi... (la sottolineatura è mia)
"Quanto è bello il triclinio estenuante"
Quanto è bello il triclinio estenuante d'una vergin futura ai sospir, e alle genti sogghigno d'infante che i delubri conquide e i zaffir! Deh! ti prostra, o bellezza solvente, su l'imago ribelle lassù, nell'Olimpo, tra limbi pallente, freme il gelo che fiamma già fu. Nei boati di gleba munita coll'amplesso di un patrio sudor, la gualdrappa patrizia tradita fa concusso l'inulto livor. ...
- Va avanti così ancora per un po', poi conclude:
...Ma più bello fra tante bellezze è da avere, da quanti son qui, un evviva a siffatte sciocchezze da far creder che ognuno capì!
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