Nick: dafne76 Oggetto: re:E io sono.... Data: 22/1/2005 11.45.2 Visite: 25
Henry Hill: " La cosa piu' dura per me fu' lasciare quella che noi chiamiamo "la vita", ci trattavano come stelle del cinema, ma eravamo piu' potenti, e noi avevamo tutto; le nostre mogli, le madri, i figli, campavano bene con noi, io avevo dei sacchetti pieni di gioielli nella credenza di cucina, avevo una zuccheriera piena di cocaina sul comodino accanto al letto; mi bastava una telefonata per avere tutto quello che volevo: macchine gratis, le chiavi di una dozzinadi appartamentini in citta'; scommettevo 30.000 dollari ai cavalli di domenica e sperperavo le vincite la settimana dopo, oppure ricorrevo agli strozziniper pagare gli alibratori, non aveva importanza... non succedeva niente, quando ero in bolletta andavo a rubare un altro po' di grana. Noi gestivamo tutto: pagavamo gli sbirri, pagavamo gli avvocati, pagavamo i giudici, stavamo sempre con la mano tesa, le cose appartenevano a chi se le prendeva, e adesso è tutto finito. E questa è la parte piu' dura... oggi è tutto diverso, non ci si diverte piu', io devo fare la fila come tutti gli altri, e si mangia anche di schifo, appena arrivato ordinai un piatto di spaghetti alla marinara e mi portarono le fettuccine col ketchup, sono diventato una normale nullita', vivro' tutta la vita come uno stronzo qualsiasi "
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