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Nick: Peppos
Oggetto: Una storia napoletana X
Data: 24/1/2005 13.48.19
Visite: 138

di Giovanni Marino (giornalista de la Repubblica)

Giuseppe aveva ventuno anni. I preti della periferia nord lo ricordano come un "ragazzo allegro", frequentava l'oratorio e sapeva tirare calci al pallone. Aveva lavorato a lungo in un panificio. Poi in un pub. Quindi in un ristorante. Sempre in nero. E sempre per 50-60 euro alla settimana. Turni massacranti, nessun "grazie", molti "sbrigati". I suoi amici del quartiere lo sfottevano. Giravano con scooter nuovi che cambiavano con cadenza mensile, abiti griffati, orologi di gran marca. Un giorno di un anno fa Giuseppe si stufò di esser preso in giro. E disse "sì" a quei coetanei che già erano stipendiati dalla camorra.

Iniziò a fare il "palo". Il guardiano di una piazza della droga. Sembrava semplice. Doveva solo urlare "piove", quando vedeva qualcuno che non lo convinceva avvicinarsi alla centrale di spaccio. Oppure gridare "ho la febbre", quando quel qualcuno gli sembrava uno sbirro. In cambio il clan lo pagava con 100 euro al giorno. Giuseppe li spendeva per emulare i suoi amici, scarponcini da 300 euro, giubbotti e completi da mille e passa, moto e auto. E per tirare un po' di coca, di quella polverina bianca che gli aveva cambiato la vita. Poi, una sera di qualche mese fa, senza neppure capire perché, si è trovato a essere un bersaglio vivente dei killer di una cosca rivale. E' morto così. Colpito da vari proiettili.

La storia di Giuseppe è simile a quella di altri come lui; un esempio della facilità con cui la camorra assolda molti giovani a Napoli. Non ci sono statistiche ufficiali ma se stai a sentire i sacerdoti di frontiera e anche gli economisti, trovi valutazioni molto vicine: non sono poche le persone a "busta paga" della criminalità organizzata. Che prendono il "pane" dalle cosche, per usare le parole del ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu.

Per il professore Ugo Marani, dell'Istituto campano di ricerche economiche e sociali, "la stima del sommerso va dal 25 al 33% ed è chiaro che, in questa percentuale, alta va considerata la presenza di un reddito "criminale", che nasce dalla camorra". Secondo il commercialista Umberto De Gregorio, "si aggira tra il 5 e il 10% della popolazione la percentuale di gente che viene pagata dai clan; globalmente resta un discorso sullo sfondo, che, chiariamolo, non coinvolge la stragrande maggioranza dei napoletani".

Lo scrittore Maurizio Braucci conosce la storia di Antonio. Vincenzo Morgera, uno dei responsabili della comunità Jonathan, ha seguito la vicenda di Mario. Aveva 15 anni quando entrò nel centro di recupero per giovani con problemi giudiziari. E già da qualche tempo era diventato uno spacciatore. Mario aveva intascato molti soldi. Tutti bruciati in abiti firmati. Modi da boss, si era comunque comportato bene in comunità. "Fui assalito da un grande dolore - racconta Morgera - quando lessi sul giornale che lo avevano ucciso". Qualcuno bussò alla sua porta, lui aprì e il volto del killer fu l'ultima cosa che vide nella sua breve vita.

Il "pane" della camorra può essere letale. Lo sanno in tanti, ma chi lo riceve non vuole rinunciarci più. Accetta il rischio. "Perché non sa fare a meno di quelle cose materiali che il denaro facile consente - dice ancora Morgera - molti di quelli passati in comunità, se assoldati dai clan, una volta fuori ci ricascano; con quel denaro contante incassato in poche ore comprano soprattutto griffe e poi, fatalmente, anche loro, la droga".

Per l'economista Marani "davanti a certe cifre, una eventuale via legale all'occupazione non sarà mai competitiva; occorre lavorare sul recupero morale e culturale di certe zone, cambiare le mentalità oltre a, naturalmente, offrire opportunità". La vede allo stesso modo un sacerdote impegnato nel sociale, don Gennaro Matino: "Per battere il lavoro illegale offerto dalla droga c'è bisogno di rimettere in piedi una cultura della legalità che purtroppo, siamo sinceri, è ancora rara ed episodica".

Palo, sentinella, picchiatore, capo piazza, promotore, delegato, pusher, taglieggiatore, killer, fiancheggiatore: nelle varie "opportunità" di impiego che offrono i clan si inserisce una nuova voce. Strettamente legata all'emergenza faida e quindi alla doppia necessità di nascondere i latitanti (dalla giustizia) e i pezzi da novanta della famiglia (dalla cosca avversaria). La chiamano "l'ospitalità". Funziona così: il boss fa un censimento di alcuni appartamenti del rione. Individua una serie di insospettabili inquilini. Li avvicina con i suoi metodi, fa loro una proposta irrinunciabile: ospitare in casa una persona senza fare domande e dire nulla in giro in cambio di 150 euro al giorno per le spese, più le bollette di gas, luce e telefono pagate per il periodo in cui si protrarrà la permanenza dell'ospite.

Lo scrittore Braucci ha studiato il fenomeno. Fa un distinguo su chi lavora per la camorra: "C'è chi sta con i clan per campare, sono quelli che lavorano nell'indotto della droga; ma chi sta nello spaccio, invece, lo fa con lo scopo di fare tanti soldi, è una scelta per vivere al di sopra". Vede nero per il futuro lo scrittore: "Scampìa è un territorio abbandonato a se stesso. Ho un amico lì, e quando vado a trovarlo devo necessariamente passare l'esame delle sentinelle". Preoccupato l'attore-scrittore Peppe Lanzetta: "E' un momento in cui gli onesti sono terrorizzati e tacciono. Osservi tanti ragazzi che prima non avevano nulla e all'improvviso girano su fuoriserie, vestono firmato, maneggiano molto denaro e allora capisci... ".



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Una storia napoletana X   24/1/2005 13.48.19 (137 visite)   Peppos
   re:Una storia napoletana X   24/1/2005 13.54.51 (17 visite)   elysian
      è la NOSTRA realtà   24/1/2005 13.56.30 (13 visite)   Peppos
         re:è la NOSTRA realtà   24/1/2005 13.59.3 (11 visite)   elysian
            magari   24/1/2005 14.3.21 (8 visite)   Peppos
               re:magari   24/1/2005 14.5.15 (7 visite)   elysian
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                        24/1/2005 14.9.21 (4 visite)   elysian
                        re:pè   24/1/2005 14.10.13 (5 visite)   Peppos
                           re:pè   24/1/2005 14.11.49 (6 visite)   elysian
                              ok   24/1/2005 14.13.36 (4 visite)   Peppos
                                 re:ok   24/1/2005 14.14.51 (3 visite)   elysian
   re:Una storia napoletana X   24/1/2005 14.23.44 (8 visite)   Masca
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