Nick: Copia&Inc Oggetto: Guerriglia non terrorismo Data: 24/1/2005 21.0.2 Visite: 31
Al Qaeda a Milano, tutti assolti Per gip "Guerriglia non è terrorismo" Erano stati tutti arrestati nel 2003 con l'accusa di associazione sovversiva a scopo di terrorismo internazionale in relazione al reclutamento di kamikaze da mandare in Iraq. Ma tutti e cinque gli islamici accusati sono stati assolti: per il gip Clementina Forleo "le attività di guerriglia in ambito bellico" sono diverse da quelle "dirette a seminare terrore indiscriminato verso la popolazione civile, ponendosi dunque come delitti contro l'umanità". I cinque erano accusati di aver organizzato raccolta di somme di denaro e arruolamento di volontari, in concomitanza "dell'attacco statunitense all'Iraq". Ma per il Gup "non risulta provato" che queste cellule "prevedessero la concreta programmazione di obiettivi" che non fossero quelli di "attività di guerriglia da innescare contesti bellici", e quindi non "incasellabili nell'ambito delle attività di tipo terroristico". Il giudice, quindi, ha riconosciuto che gli imputati "avevano come precipuo scopo il finanziamento, e più in generale il sostegno di strutture di addestramento paramilitare site in zone mediorientali, presumibilmente stanziate nel nord dell'Iraq", e che proprio per questo scopo "erano organizzati sia la raccolta e l'invio di somme di denaro, sia l'arruolamento di volontari, tutti stranieri e tutti di matrice islamico-fondamentalista". Ma secondo il gip la guerriglia in zona bellica non è terrorismo, e quindi gli imputati non sono colpevoli del reato di associazione eversiva con finalità terroristica. Dei cinque imputati solo tre sono stati condannati, ma unicamente perché trovati in possesso di passaporti falsi. Giudicati con rito abbreviato sono stati condannati a tre anni (Boujaha Maher e Ali Ben Sassi Toumi) e un anno e dieci mesi (Mohammed Daki). Quest'ultimo dovrebbe uscire di prigione per decorrenza termini il prossimo 31 gennaio. Per Noureddine Drissi e Kamel Hamrahui, la cui posizione è stata stralciata e gli atti sono stati trasmessi a Brescia, il gup ha revocato l'ordinanza di custodia cautelare relativa al reato di terrorismo internazionale: i due rimangono in carcere per gli altri reati. Dopo la lettura del dispositivo, Ali Ben Sassi Toumi, mentre veniva portato via dagli agenti di polizia penitenziaria, ha detto: "Grazie alla giustizia italiana perché ha detto che non siamo terroristi. E' vero, non siamo terroristi. Allah è grande". I difensori di Toumi, agli avvocati Gabriele Leccisi e Sara Fardella, hanno dichiarato di essere soddisfatti perché la sentenza di oggi "onora l'Italia e dimostra che siamo in un Paese libero" e che "c'è ancora la capacità di salvaguardare il cittadino inquisito pronunciando sentenze basate sulle prove e su indizi e non su teoremi o meri sospetti". Un altro dei difensori, l'avvocato Ilaria Crema, ha detto che "il giudice ha dimostrato un grande senso di rispetto per la legalità e la libertà". 24/1/2005 http://www.tgcom.it/cronaca/articoli/articolo239859.shtml |