Nick: fefy Oggetto: essere figli unici Data: 27/1/2005 0.16.8 Visite: 114
Girando in rete ho trovato un interessante articolo sui figli unici. Ve lo sottopongo: "Essere figli unici significa avere solo la "dimensione verticale" dei rapporti familiari, cioè soltanto quella che regola le relazioni tra figli e genitori. Tra loro si instaurano differenze di ruoli e generazionali. Gli adulti assumono un ruolo di guida, che i figli per un certo periodo devono riconoscere e accettare. Ma inevitabilmente hanno idee e interessi molto diversi. La presenza di fratelli o sorelle, invece, diventa un fattore molto importante nello sviluppo psicologico dei ragazzi. Il rapporto tra fratelli e sorelle, infatti, permette di vivere la "dimensione orizzontale" dei rapporti familiari. Ciò implica la possibilità di confrontarsi e competere, oltre che l’opportunità di giocare e svolgere attività insieme. Comporta inoltre la possibilità di stringere alleanze e misurarsi con la generazione dei genitori. Dunque, la presenza di fratelli e sorelle crea ampi spazi di libertà e moltiplica la rete di rapporti familiari. Sotto questo profilo, la famiglia con più figli diventa come una "palestra sociale", nella quale il bambino prima, e il ragazzo poi, hanno modo di esplorare i vari tipi di relazioni interpersonali che si ritroveranno, poi, a vivere da adulti. Vale la pena ricordare in primo luogo, lo sviluppo delle capacita di cooperazione: tra fratelli le attività spontanee di collaborazione sono naturali e scontate. In tal modo, il bambino impara più facilmente a prendere in considerazione il punto di vista degli altri, a superare il proprio egocentrismo, a portare aiuto ad altri quando sono in difficoltà. Altrettanto importanti sono tutte le attività che riguardano la competizione. Vivere con gli altri significa anche saper affrontare le diversità e saper gestire i contrasti. Fratelli e sorelle costituiscono una palestra anche in questa prospettiva, in quanto devono imparare a comportarsi con giustizia e a superare eventuali conflitti. Tutti questi apprendimenti risultano più difficili e, per così dire, più rallentati per i figli unici, poiché essi devono supplire a queste carenze in famiglia con esperienze fatte in ambito scolastico. Ma non con lo stesso risultato, poiché con i compagni non ci sono legami di sangue. Mi sento di dire, insomma, che i figli unici cresceranno sicuramente più inclini all’egocentrismo". Cosa ne pensate in merito? |