Oggetto: HACKER ALLA RISCOSSA
Data: 7/2/2005 12.15.47
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Violati tutti i codici anti intrusione. La sicurezza interna avverte"Nelle password evitate le date di nascita e i nomi dei figli"
Un hacker legge le e-mail dell'Fbi e l'agenzia chiude i collegamenti
WASHINGTON - Un hacker beffa l'Fbi. Un pirata informatico è riuscito a violare il sistema di posta elettronica usato dagli agenti federali, costringendo l'agenzia a chiudere provvisoriamente il suo sito. Lo rivela il settimanale Newsweek.
L'intrusione è avvenuta in un'area del network informatico Fbi riservata ai messaggi "non classificati" e non riguardanti, in ogni caso, le indagini più delicate in corso. Ma la penetrazione nel sistema ha stupito l'agenzia federale perchè i codici di accesso e i firewall (barriere informatiche anti-intrusione) installati erano ritenuti sufficienti per bloccare la attività di qualsiasi pirata.
"E' stata una grossa sorpresa per tutti noi", ha dichiarato un funzionario dell'Fbi a Newsweek.
Sulla scia dell'intrusione il Dipartimento per la Sicurezza Interna ha diramato un ammonimento alle agenzie del settore invitando ad essere molto cauti nella scelta delle password, evitando i riferimenti facili (come date di nascita e nomi dei figli).
L'Fbi ha già grossi problemi con un nuovo sistema software (Virtual Case File) costato 170 milioni di dollari che avrebbe dovuto agevolare agli agenti le consultazioni dei casi aperti dando accesso immediato ai dati di tutti gli uffici. Il sistema non funziona e l'agenzia ha ammesso che dovrà ricominciare da capo il lavoro. Il capo dell'Fbi Robert Mueler si è assunto "parte della responsabilità" per il fiasco.
Fonte: Repubblica.it
