"Io non sono un cattivo maestro. Non proprio un maestro: semmai sono cattivo, ma maestro no. Io non sono un esempio, sono una persona, un uomo. Sono la voce di chi non ha voce, sono la voce della gente. Quando canto racconto le storie, le emozioni che tutti provano, ecco perché ci capiamo. Parliamo da cuore a cuore. Io sul palco rappresento loro, non è che parlo a loro, non è che gli spiego come si fa a stare al mondo. Io sono la voc
Parole sue...e della gente che non ha voce...[...]"
Sto leggendo il libro "Vasco chi?Una vista tra buoni o cattivi"
'o fridd ncuoll'...

Dice Michele Monina: "E' talmente famoso da non aver bisogno di essere finto. Si può permettere di dire quello che vuole perché tanto è già lassù nell'Olimpo della musica, o forse è lassù nell'Olimpo della musica perché dice quello che vuole"
Ci ho riflettuto a lungo su quest'ultimo punto...peccato che non funzioni anche per noi, per la notra vita...molto spesso quando diciamo troppo ciò che pensiamo o meglio siamo troppo sinceri veniamo fraintesi o emarginati...