Nick: geppo83 Oggetto: sconvolgente choc Data: 8/2/2005 22.39.50 Visite: 86
Pieroni choc: "Moggi controlla otto club di serie A" Ermanno Pieroni vuota il sacco: l'ex patron dell'Ancona, societa' fallita nell'estate scorsa, parla di calcio sporco, fondi neri e vendette del mondo del pallone di casa nostra. "Ho vissuto in un calcio corrotto - dice al quotidiano La Repubblica - ma ho fatto il dieci per cento di quello che ho visto. Ho pagato stipendi in nero, ho evaso le tasse, ma per questo ho fatto 53 giorni di carcere e 110 giorni di domiciliari". Ermanno Pieroni e' imputato in sette inchieste tra Ancona e Taranto: le accuse sono truffa ai danni dello Stato e bancarotta. Pieroni non nega le proprie colpe, ma sostiene di non aver intascato un soldo di quelli dilapidati e di essere finito in galera per un accordo tra calcio e politica. L'avversario piu' cinico e' stato Luciano Moggi, direttore generale della Juventus. "Se devo ricostruire chi me l'ha fatta pagare - sostiene Pieroni - Moggi e' in cima ai miei pensieri". Tutto nasce il 14 maggio del 2000 quando Ermanno Pieroni e' direttore sportivo del Perugia: la formazione umbra, in una partita incredibile, batte 1-0 la Juventus e le fa perdere lo scudetto. "Il martedi' che precede la gara - ricorda Pieroni - Gaucci mi avvicina e mi dice: 'Pieroni, se contro la Juve non giochiamo alla morte e non vinciamo mettero' in discussione il nostro rapporto, passato, presente e futuro'. La Lazio non poteva perdere lo scudetto per due anni di fila. Avrei scoperto in seguito che Capitalia, gia' nel consiglio d'amministrazione della Lazio, aveva gia' in pegno tutte le azioni del Perugia". Il racconto di Pieroni prosegue: "Poco dopo quella partita passai al Torino, ma, dopo una settimana d'inferno con una dura campagna stampa contro di me, fui liquidato dal presidente Cimminelli". Pieroni al Torino sarebbe stato bruciato da Moggi, cosi' almeno la pensa l'avvocato dell'ex patron dell'Ancona. Da li' in poi i bisticci Pieroni-Moggi non mancano: nella primavera 2002 Pieroni entra in rotta di collisione con Alessandro Moggi, procuratore, il figlio di Luciano: "Se mi tocchi l'Ancona - disse Pieroni - ti porto da Guariniello". "Lascia stare i tribunali - avrebbe replicato Moggi secondo Pieroni - abbiamo conoscenze importanti, possiamo farti molto male". Il potere di Moggi e' enorme e Pieroni svela alcuni retroscena legati al calcio attuale: "Moggi riesce a controllare, attraverso i suoi uomini, otto squadre di serie A. In queste settimane sta facendo pressioni per entrare nella Roma. Vuole togliere di mezzo il direttore sportivo Franco Baldini per sostituirlo con Mariano Fabiani, oggi al Messina. Ha messo alla Lazio un direttore sportivo fedele come Gabriele Martino. Ci sono suoi uomini fidati anche nella Fiorentina di Della Valle. Attraverso la Gea World controlla duecento tra giocatori e allenatori. E' storia di queste settimane: il Siena ha fatto il miglior mercato d'inverno. Ha preso sei uomini di peso tra i quali un giocatore di livello come Tudor. La Gea ha fatto cacciare Gigi Simoni". Ermanno Pieroni non si ferma: "Con me si e' vantato di suggerire soluzioni al presidente federale Franco Carraro, tutti i giorni. Ha messo in pensione De Sisti e Agroppi, allenatori ostili e il prossimo obiettivo e' zittire Boniek, uno che alla Domenica Sportiva ama dire la verita'. Ha amici dappertutto: uno e' Pierluigi Pairetto, designatore degli arbitri. Moggi ha amicizie in tutti i gradi della Federcalcio: infatti non viene mai interrogato, deferito, punito. E' un uomo vendicativo, ha contribuito a rovinare questo bel calcio e a distruggere Ermanno Pieroni". A questo punto si attende la replica di Big Luciano. A. Stabile
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