Nick: JacKn|Fe Oggetto: La Tragedia Endogonidia Data: 11/2/2005 10.21.26 Visite: 107
E' una tragedia che si rigenera da sé, come gli organismi che posseggono sia le gonadi femminili che quelle maschili. Unidici episodi, numerati progressivamente per ogni città dove hanno luogo, che non hanno mai fine. Io credo che la Socìetas Raffaello Sanzio abbia capito un gran segreto, e cioè che il teatro - e più nello specifico il concetto di tragedia - va riformato. Romeo Castellucci è geniale, io lo vedo come un nuovo Carmelo Bene. Tutta la compagnia è grandiosa (un esempio su tutti: Chiara Guidi alle musiche e drammaturgia, che è una musicologa di fama internazionale). Questo è teatro, nella fossa gli irresponsabili che mandano sul palco quattro attori spauriti, a far finta di essere qualcun altro. Questo è il teatro che vale la pena andare a vedere, il teatro di oggi, storicamente evoluto, che prende dal passato per proiettarsi nel futuro. Vi appiccico pure il comunicato stampa, per dare un'idea (molto vaga, vaghissima) di cosa è la tragedia endogonidia, e per comunicare le date degli spettacoli. COMUNICATO STAMPA ROMEO CASTELLUCCI IN UN INCONTRO SULLA RINASCITA DELLA TRAGEDIA Teatro Stabile d'Innovazione Galleria Toledo, 10 febbraio '05 ore 15. Giovedì 10 febbraio alle 15 al Teatro Stabile d'Innovazione Galleria Toledo si terrà un incontro aperto al pubblico e alla stampa dal titolo ?Impossibilità del tragico o ri-nascita della tragedia??. Protagonista dell'evento curato da Agostino Riitano, sarà Romeo Castellucci, regista e fondatore della Socìetas Raffaello Sanzio, che in questi giorni ambienta la sua 'Tragedia Endogonidia' a Napoli. Saranno presenti Maurizio Zanardi (fondatore della casa editrice Cronopio), il fotografo napoletano Patrizio Esposito; Bruno Moroncini dell?Università di Salerno e il gruppo di intellettuali del Collettivo 33. Socìetas Raffaello Sanzio sceglie Napoli per la sua OCrescita X¹ Cinque giorni di esclusive alla Galleria Toledo: azione teatrale, ciclo filmico e incontro con Castellucci Cinque giorni di immersione nella Tragedia Endogonidia della Socìetas Raffello Sanzio a Napoli. Dal 9 al 13 febbraio il ciclo degli episodi che compongono la monumentale opera che la compagnia di Romeo Castellucci e Chiara Guidi ha portato in giro per l¹Europa, si rigenera a Napoli con un pacchetto che si articola in differenti proposte: una Oazione teatrale¹, prima europea ed esclusiva per la città, OCrescita X Napoli¹, il 9 e il 10 al Suor Orsola Benincasa; una parte filmica composta di 10 cortometraggi (dal 9 al 13 al Teatro Galleria Toledo); un incontro con l¹ideatore e regista della Tragedia Romeo Castellucci. Un evento unico per la concentrazione in un unico luogo degli aspetti che hanno composto il progetto dal 2002 ad oggi, se si pensa che l¹intero Ciclo filmico è stato visto solo al Roma Europa Festival in Italia e che la decima Crescita sviluppata per il Teatro Galleria Toledo nascerà e morirà a Napoli. La Tragedia Endogonidia, è un sistema drammatico in evoluzione, composto per ogni stadio della sua trasformazione da un ³Episodio² collegato a una città. Il termine ³Endogonidia² si richiama a quegli esseri viventi semplici che hanno al proprio interno sia gonadi maschili che femminili: ciò permette loro di riprodursi senza fine, secondo un principio di immortalità. ³Tragedia², al contrario, presuppone la fine dell¹eroe. La contraddizione tra immortalità e morte sta alla base dell¹intero ciclo che si compone di undici episodi con il nome delle città-tappa nel tragitto compiuto dai Raffaello Sanzio: C.#01 Cesena; A.#02 Avignon; B.#03 Berlin; BR.#04 Bruxelles; BN.#05 Bergen; P.#06 Paris; R.#07 Roma; S.#08 Strasbourg; L.#09 London; M.#10 Marseille; C.#11 Cesena. Il nomadismo dell¹opera, iniziato il 25 gennaio ¹02, si è concluso, con l¹episodio 11° con cui, completando appunto un ciclo perfetto, la tragedia è tornata il 25 dicembre ¹04 al punto di partenza: Cesena. Tuttavia il termine in un ciclo è nuovo inizio, e la sua capacità di riprodursi in continui eventi è immutata, come testimoniano le cosiddette OCrescite¹, espansioni dell¹opera capaci a loro volta di riprodursi. La Crescita, ha spiegato Romeo Castellucci, è ³un¹azione teatrale che dota l¹intero arco della Tragedia Endogonidia, da cui essa dipende, di una sua particolare messa a fuoco. Non è dunque un¹azione autonoma: deriva dall¹Episodio cui fa riferimento e ne sviluppa un aspetto². In particolare OCrescita X Napoli¹, fa riferimento a più episodi della Tragedia. A contraddistinguere il momento della Crescita la brevità: le azioni teatrali che saranno rappresentate al Suor Orsola Benincasa si consumano in 15 minuti e si ripetono, nel corso delle giornate del 9 e del 10 febbraio, per dieci volte in un ciclo, anche qui, di nascita e morte che dura due ore e mezza. Gli attori attenderanno di volta in volta gruppi di 20 spettatori. Essenziale la scena come la recitazione che procede per simboli de-contestualizzati. Tra i protagonisti le musiche originali del compositore americano Scott Gibbons, che dal ¹98 (con lo spettacolo OGenesi¹) collabora con la Socìetas. Parallelamente dal 9 al 13 febbraio si potrà assistere ai dieci video del Ciclo Filmico, realizzati da Cristiano Carloni e Stefano Franceschetti, con la regia, nel primo episodio, dello stesso Romeo Castellucci. I video testimoniano la sequenza degli Episodi dal I al X della Tragedia e pur essendo opere autonome (definite dalla compagnia Odeiscenze¹ con un termine botanico: cioè fenomeni di maturazione dei semi) permettono di attraversare l¹architettura del progetto focalizzando le immagini sugli elementi che hanno costituito ogni episodio. Infine un momento di riflessione e di dialogo perché la Tragedia Endogonidia si nutra dell¹humus di questa città. Giovedì 10 febbraio alle 15 al Teatro Galleria Toledo si terrà un incontro, curato da Agostino Riitano, tra Romeo Castellucci e il pubblico dal titolo OImpossibilità del tragico o ri-nascita della tragedia?¹. Saranno presenti Maurizio Zanardi (fondatore della casa editrice Cronopio), il fotografo napoletano Patrizio Esposito, Bruno Moroncini dell¹Università di Salerno e il gruppo di intellettuali del Collettivo 33. Socìetas Raffello Sanzio La compagnia più estrema nella sperimentazione teatrale italiana nasce a Cesena nel 1981 attorno a Romeo Castellucci (1960, regista), Chiara Guidi (1960, compositrice drammatica e sonora) e Claudia Castellucci (1958, drammaturga). Tra le opere ricordiamo: OAmleto. La veemente esteriorità della morte di un mollusco¹ (1992); OOrestea. Una commedia organica¹ (1995), OGiulio Cesare¹ (1997), OGenesi, from the museum of sleep¹ (1999), La "sinfonia istantanea" OVoyage au bout de la Nuit¹ (1999), l¹opera musicale OIl Combattimento di Claudio Monteverdi e Scott Gibbons¹ (2000). Dal 2001 la Socìetas Raffaello Sanzio lavora al progetto OTragedia Endogonidia¹. L¹opera è stata premiata con il massimo riconoscimento del teatro italiano, il Premio Ubu. Castellucci è stato di recente nominato alla guida della Biennale Teatro. Produzione del progetto: Socìetas Raffaello Sanzio - Cesena Courtesy by Festival d¹Avignon, Hebbel Theater - Berlin, KunstenFESTIVALdesArts - Brussels, Bergen International Festival, Odéon -Théâtre de l¹Europe con Festival d¹Automne - Paris, Romaeuropa Festival, Le Maillon-Théâtre de Strasbourg, LIFT (London International Festival of Theatre), Théâtre des Bernardines con Théâtre du Gymnase - Marseille In collaborazione con: Emilia Romagna Teatro Fondazione - Modena fate un'opera di bene, per voi stessi, scollatevi dai teatri, e andate a teatro. |