Nick: Mach Oggetto: Giornalisti contro Mimun Data: 13/2/2005 11.18.3 Visite: 58
I fatti. "Nella pagina politica del Tg1 delle 20 di ieri, 11 febbraio, è stato violato il più elementare principio di equilibrio dell'informazione pubblica", afferma in un comunicato il comitato di redazione, che ricostruisce oggi l'episodio già stigmatizzato ieri da esponenti dall'opposizione.
"A un pezzo di 1 minuto e 12 secondi sul presidente del Consiglio Berlusconi che chiamava in causa l'opposizione - si legge nella nota - è stata fatta seguire una notizia di due righe (letta da studio) con la replica del leader dell'Unione Romano Prodi. Alla quale è seguita una "controreplica" di tre righe, del Presidente dei Senatori di Forza Italia, Schifani. Il presidente del Consiglio - continua il comunicato - ha così avuto tutto il tempo di esporre le proprie opinioni, al leader dell'opposizione non è stata data la possibilità di spiegare le sue ragioni".
"Leggiamo sui giornali di oggi - prosegue il cdr - che il direttore del Tg1 trova questo sistema di fare informazione un normale 'botta e risposta'. Al presidente del Consiglio la 'botta', all'opposizione nessuna 'risposta'". E il comitato di redazione sottolinea anche una singolare anomalia temporale: "La prima agenzia con le parole di Schifani è uscita alle 20.14, mentre la notizia del Tg1 è stata scritta dal direttore alle 20.02. Chiediamo al direttore di conoscere qual è il numero verde al quale tutte le forze politiche possono rivolgersi per fare avere le loro dichiarazioni prima che escano nelle agenzie".
"Consiglio il cdr di leggere con attenzione i dati dell'Osservatorio di Pavia. Vi troverà risposte convincenti su chi dimostra equilibrio e chi no", è la secca replica del direttore. "Quanto al botta e risposta tra i protagonisti e la polemica politica di ieri sera - ha aggiunto Mimun -, sono stati senz'altro più immediati e tempestivi del comunicato del cdr che ha avuto bisogno di un tempo di maturazione di 24 ore".
ROMA - "Informazione parziale, violato l'equilibrio". E' questo il durissimo attacco dei giornalisti del Tg1 al direttore Clemente Mimun. Che replica, poco dopo, con altrettanta durezza al comitato di redazione della sua testata. E viene difeso da Forza Italia, mentre il Cdr incassa la solidarietà dell'opposizione E Giorgio Lainati, capogruppo di Forza Italia in commissione Vigilanza Rai, difende il direttore e parla di "una vera e propria intimidazione, peraltro del tutto ingiustificata ed infondata, contro chi con equilibrio e professionalità da anni guida il più importante e seguito telegiornale italiano, segnando fortunatamente una grande differenza con un'altra testata del servizio pubblico, il Tg3, che per faziosità e parzialità dà continuamente lezioni di disinformazione".
Di tutt'altro tono la presa di posizione di Fabrizio Morri, responsabile informazione Ds: "E' giusta la denuncia del Cdr del Tg1 a cui va tutta la nostra solidarietà. Non è la prima volta che il direttore Mimun preferisce reagire con arroganza piuttosto che comportarsi con correttezza". E i parlamentari dell'Unione Merlo (Margherita), Buffo (Ds), Labellarte (Sdi), De Petris (Verdi) chiedono che "la commissione di Vigilanza ascolti il direttore Mimun sulla edizione di ieri sera".
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