Nick: $DANDY$ Oggetto: decervellamento Data: 7/1/2003 17.9.45 Visite: 24
Decervellamento Per molto tempo fui ebanista, operaio in borgo di ognissanti mia moglie li’ faceva la modista in questo modo tiravamo avanti. Quando la domenica era bella Ci vestivamo a festa per andar In via delle Usciade' tanto per far Contenti di veder decervellar. I nostri due marmocchi impiastricciati Brandendoli di miseri balocchi Salivan su con noi nella vettura Felici correvamo in via Usciade’. Strozzati tutti quanti allo steccato Menando colpi per meglio veder Cercando sotto i piedi un asse, un sasso Per non sporcar di sangue gli scarponi. Venite, vedete, la macchina girar Del ricco ammirate la testa via volar. Eccoci bianchicci di cervella I pargoli ne mangiano e noi pure Il pallottino affetta con livore E le ferite e il piombo ci godiamo. Poi vedo giu’ su una macchina spaurita Un brutto ceffo che mi torna poco Ti riconosco in faccia bel tomino Ci hai derubato e non mi fai pieta’. A un tratto per la manica mi tira La sposa mia che avanza una premura Ma sbattigli sul muso un bel piastrone Che il pallottino s’e’ girato in la’. Sentendo il suo superbo ragionare Mi gonfio di coraggio e da insolente Di merda tiro una gran piastra Che in faccia al pallottino si spatacca. Di colpo del recinto son menato Dalla folla inferocita strapazzato E son caduto dritto a testa in giu’ Nel vortice da cui non torni piu’. Venite, vedete, la macchina girar Dal ricco ammirate la testa via volar. Ed ecco cosa capita a chi ignavo Passeggia per veder decervellar In via delle Usciade' da malaccorti Si parte vivi si ritorna morti! Vinicio Capossela |