Nick: Copia&Inc Oggetto: Confermata condanna a morte Data: 14/2/2005 20.45.56 Visite: 92
Iran: confermata condanna a Rushdie "Versetti satanici", fatwa rinnovata A 16 anni dalla prima condanna a morte emessa dall'ayatollah Khomeini, l'Iran conferma la sua caccia a Salman Rushdie, noto scrittore angloindiano autore dei famosi "Versetti satanici". La notizia arriva dalla Guardia rivoluzionaria capeggiata dal leader religioso Ali Khamenei. Il gruppo estremistra avrebbe rinnovato la "fatwa" del 1989 con cui la autorità decretarono la sentenza di morte per lo scrittore. Chiunque incontri Salman Rushdie, secondo l'organizzazione militare estremista, è autorizzato a ucciderlo. La sua condanna a morte è tuttora valida poiché il contenuto dei "Versetti satanici" è "pur sempre blasfemo" nei confronti di Allah. "Il decreto contro Salman Rushdie è irrevocabile e niente può cambiarlo", afferma un comunicato diramato nell'infausto anniversario della condanna pronunciata dall'ala integralista iraniana. Si tratta di una decisione che rinnova una persecuzione da cui, nel recente passato, anche il governo riformista di Teheran aveva preso le distanze. Khomeini emise la "fatwa" per alcuni riferimenti oltraggiosi alla religione islamica contenuti nel romanzo "Versetti satanici" (1988), da allora bollato come opera blasfema. Costretto a vivere in clandestinità in Gran Bretagna e scortato costantemente dagli agenti di Scotland Yard, solo nel 1998 Rushdie aveva cominciato a riassaporare lentamente un po' di libertà, con l'allentamento delle misure di sorveglianza. Nel 2000 Rushdie ha poi abbandonato la sua residenza di Londra per trasferirsi a New York, dove ha acquistato un attico a Manhattan e soprattutto ha recuperato in parte un'ampia libertà di movimento. Libertà che ora vacilla di nuovo sotto i colpi della rinnovata "fatwa". 14/2/2005 http://www.tgcom.it/mondo/articoli/articolo243234.shtml |