Nick: Bostik` Oggetto: L'ULTIMO PADRINO Data: 10/1/2003 22.59.43 Visite: 131
Ormai era l’unico boss che l’Fbi non riusciva a incastrare, nonostante ne conoscesse indirizzo, abitudini e amici. Ma alla fine, le manette sono scattate anche ai polsi di Joseph Massino, capo del clan dei Bonanno di New York. In pratica, l’ultimo padrino di un’epoca di Cosa Nostra tramontata con la morte di John Gotti. A tradire il boss sono stati alcuni suoi ex luogotenenti, che hanno svelato agli investigatori il coinvolgimento del boss in un omicidio legato alla vicenda di Donnie Brasco, l'agente Fbi sotto copertura che nel 1997 ha ispirato a Hollywood l’omonimo film con Al Pacino e Johnny Depp. Una vicenda che ci riporta indietro di vent’anni, ai tempi in cui Joseph Massino partecipò all’assassinio di Dominick Napolitano, meglio conosciuto come “Sonny Black”, un mafioso accusato dal clan di aver permesso all'agente Joe Pistone (il vero nome di Donnie Brasco) di infiltrare la famiglia negli anni ‘70, con conseguenze devastanti. I Bonanno si erano rafforzati proprio grazie alla scomparsa dei capi rivali, come Gotti. Negli anni ‘80, la “commissione” delle famiglie di Cosa Nostra aveva cacciato con disonore i membri del clan, ritenendoli troppo compromessi dopo la clamorosa scoperta dell’infiltrazione di Brasco, che aveva portato a una raffica di arresti. I Bonanno avevano tuttavia riacquistato prestigio, grazie soprattutto alla prudenza di Massino, boss terrorizzato dalle intercettazioni telefoniche, tant’è che parlava con i suoi uomini solo all'aperto o in ristoranti ritenuti sicuri. L’Fbi gli stava alle costole da anni, ma solo le accuse di nuovi collaboratori hanno permesso di portarlo in carcere. Secondo l’atto di incriminazione, Massino e un suo luogotenente, Frank Lino, organizzarono nel 1982 l'uccisione di Napolitano. Dopo che l'infiltrazione di Donnie Brasco era diventata pubblica, il capo dell'Fbi di New York dell'epoca, Kenneth Walton, si incontro' segretamente con Napolitano per avvertirlo che la sua vita era in pericolo, trattandosi dell'uomo che aveva fatto entrare Pistone nel clan. Napolitano, un mafioso vecchio stampo, accolse la notizia impassibile: «Lei faccia cosa deve fare - disse a Walton - io faro' quello che devo fare». Pochi giorni dopo spari'. Il suo corpo fu trovato in una palude con un proiettile in testa.
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