Studenti contro Hitler

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Nick: JacKn|Fe
Oggetto: Studenti contro Hitler
Data: 19/2/2005 11.14.32
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Fino a domenica all'Auditorium Bellini, "Il canto della rosa bianca" - Studenti contro Hitler, 1942/43.

Durante il periodo della seconda guerra mondiale, del nazismo, del Fuhrer, un piccolissimo gruppo di studenti decide di diffondere dei volantini antinazisti.

I mezzi a disposizione erano ben pochi (soprattutto per loro...), li cilostilano, li diffondono a rischio della loro stessa vita (non è come dire oggi "Berlusconi merda", eh... lì si moriva anche per un "mah").

Pittano i muri con vernice al catrame, tentando disperatamente una ripresa della ragione e della coscienza pubblica, contro la barbarie del nazismo hitleriano.
Esortano al sabotaggio, alla ribellione, così come il loro docente universitario, Huber.

"La vittoria della Germania in questa guerra avrebbe conseguenze incalcolabili, dunque la sconfitta dei nazisti deve essere la preoccupazione principale di ogni tedesco... Sabotaggio quindi nell'industria bellica, sabotaggio di ogni adunata o manifestazione nazista... Sabotaggio di tutte le manifestazioni culturali che abbiano anche un minimo rapporto col nazismo... Sabotaggio di tutte le pubblicazioni di tutti i giornali che siano al soldo del governo... Sabotaggio, sabotaggio..."

"Perché il popolo tedesco si mantiene così inerte di fronte a crimini tanto orrendi e indegni di esseri umani, e continua a dormire nel suo sonno ottuso e stupido, e dà così a questi criminali l'occasione di continuare nella loro ferocia...? E' forse questo il segno che è ormai sprofondato in un sonno mortale da cui nessun risveglio sarà mai possibile? Così sembra e così certamente sarà se non protesteranno dovunque essi possano, contro questa cricca di criminali, se non parteciperanno al dolore di queste centinaia di migliaia di vittime... ciascuno colpevole, colpevole, colpevole...".

"La rosa bianca" si chiamano, successivamente diventeranno il fronte della Resistenza, successivamente verrano scoperti dalla Gestapo e decapitati dietro falso processo.
Senza far storie, si faranno uccidere, e anzi andranno volontariamente contro la morte, lanciando per aria le ultime copie dei volantini, dopo che la Gestapo per lungo tempo non era stata in grado di individuarli.
Una sorta di misura estrema, di gesto conclusivo, suicidio emblematico.

E' deprimente, veramente deprimente, come ieri al Bellini ci fossero circa una decina di persone.

Almeno, c'è da dire che erano tutti ragazzi, e questo è un bene.

Spettacoli come questo, vanno visti, non per le meraviglie sceniche o i prodigi dell'effettistica.
Soltanto per non dimenticare. Spero che per stasera e domani, in sala ci saranno più di dieci persone...