Nick: Lee_cina Oggetto: sfogo indiscreto Data: 20/2/2005 14.46.53 Visite: 113
sarà un caso che tutte le volte che mi sento così è domenica? tutte le mie intenzioni si fermano al condizionale e recrimino con mille congiuntivi. un piccolo pesce rosso nella sua boccia di vetro ha una vita più varia ed esaltante della mia. non mi sento nè buona nè brava. la bellezza è un bene che non mi appartiene. mi dicono che sono simpatica ma ciò che provoca un sorriso involontario è il mio cinismo. vorrei essere una donna di genere femminile e un tempo lo sono stata, un tempo. un tipo di donna fresca come un gambo di sedano per il pinzimonio, come una lattuga, una limonata. un tipo di donna come quelle delle zuppe del casale that's amore findus. flessibile come un giunco e ben piantata con i piedi in terra. vorrei non aver mai comprato il libro postmenopausa di simone de bevoire e quello di lalla romano e vorrei strappare le pagine di donna per caso e mai devi domandarmi. vorrei essere amata e sola malgrado ciò, in un certo senso lasciata in pace. vorrei ancora il mio sogno di essere un medico di frontiera e quello pur è appassito. ma non è colpa mia, lo giuro. io quel sogno l'ho nutrito con infinita premura e indulgenza. l'ho ispirato ai miei compagni di studio che tornano dai lebbrosari del madagascar come se avessero fatto una vacanza premio. poi sono venute le piogge acide. fino a quest'oggi che mi sento più che sola abbandonata da tutti e più di tutto tradita dalla parte migliore di me che giuro esisteva e ora chissà dove si è smarrita. mi sento più che sola. mi sento abbandonata come un neonato non voluto. con la differenza che un neonato non ha coscienza di sè e sente solo i bisogni più immediati. mi sento persa, vacante, fredda e inanimata. triste e inutile al moto di rotazione terrestre. mi sento vecchia e priva di qualsiasi fascino possa avere un oggetto antico. mi sento una moneta fuori conio, un automobile fuori produzione. mi sento di capire come poteva soffrire la duna. non ho manco i soldi per pagarmi un life coach. basta, non va, non va. è inutile tornarci su. io non mi basto più. e visto che a furia di piangere mi bruciano gli occhi e la fronte e sono ancora più orribile di quando mantengo un atteggiamento di neutra sobrietà continuo a farlo perchè almeno sento in bocca il salato del pianto e mi ricordo che, seppure così male, vivo. |