Nick: Hightecno Oggetto: LE PALLE AL CHIODO Data: 25/2/2005 19.35.8 Visite: 84
L'ex attore porno saluterà i fans con un remake di Otto e mezzo di Fellini "Passo dietro la cinepresa: lo faccio per i figli e per mia moglie" Siffredi: "Ho smesso di fare l'attore ma ora mi sento frustrato" ROMA - "Ho smesso di fare l'attore, ma ora mi sento frustrato", confessa il pornodivo Rocco Siffredi. D'ora in poi vestirà soli i panni del regista e del produttore. "The Emperor", hard americano che sarà in Italia a fine dell'anno, inizio 2006, è stato il suo ultimo film: "E'un remake di "Otto e mezzo" di Fellini. Io interpreto il ruolo che fu di Mastroianni. E' stato una catastrofe, è successo di tutto. Mi sono persino rotto una gamba". Quarant' anni, schietto, spiritoso, una bella moglie, presenza gentile, due figli: Lorenzo di 8 anni e Leonardo di 5. "Quando ho cominciato - spiega l'ex pornodivo - avevo 20 anni e mi davano fastidio sui set vecchi di 40 anni accoppiati con ragazze giovani. Adesso ho proprio 40 anni ed è ora di lasciare. Mia moglie non lo dice, ma sento che mi vorrebbe tutto per sé. E i figli crescono, non posso più dire loro 'papà va a lavorare': ora vogliono sapere di più. Sono queste le ragioni, non certo per il fisico, con quello reggo. Ho preso da mio padre, il vero Rocco Siffredi: ha 80 anni e ogni giorno vorrebbe fare sesso". A maggio comincerà a girare, ma solo come regista e produttore, un film esotico ambientato a Città del Messico in uscita a fine anno. "Una scuola da pornostar - spiega - in cui seguirò passo dopo passo una giovane coppia alle prime armi nel porno. Vorrei che fossero un ragazzo e una ragazza italiani. Spiegherò loro tutte le fasi del sesso davanti le telecamere. Perché - aggiunge - sono pochi in grado di fare questo lavoro. Il vero professionista è chi non ha un'ideale di donna, chi riesce a lavorare ad ogni ora e in ogni condizione". Siffredi confessa di "vivere un brutto periodo" da quanto ha smesso di recitare. "Mi sento come un drogato che vuole smettere", dice. "Sono frustrato fisicamente perchè non ho più i ritmi di prima. Ho persino pensato di consultare un sessuologo. E poi - aggiunge - è difficile motivarmi a lavorare". Quella di Rocco Siffredi per la pornografia è una vocazione, una fantasia d'adolescente: "Lo rifarei. C'è forse lavoro migliore?" dice. E' stato lui a cercarlo quando, nei primi anni '80, comincio' a frequentare i club per scambisti di Parigi: "E' stato il momento più bello della mia vita", ricorda. "Ero affascinato dalla libertà di fare sesso. C'era tutta l'alta borghesia francese, persone dello spettacolo". Fu a Parigi che incontrò Gabriel Pontello, che gli aprì le porte dell'hard. Solo nel 1989 uscì, invece, il suo primo film italiano. "Mio padre era in prima fila quando uscì il film con Moana. Con mio padre non avevo mai parlato di sesso - racconta - ma all'improvviso era diventato il mio più grande fan"
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