Nick: schuF Oggetto: racconto Data: 28/2/2005 15.54.28 Visite: 98
Per Anna era l'ultima volta. L'ultima volta che rispondeva alla sua telefonata in piena notte. L'ultima volta che cucinava per lui. L'ultima volta che prendeva la macchina per accompagnarlo a lavoro. L'ultima volta che ci faceva l'amore. L'ultima volta che indossava l'abito nero di seta,e metteva quel rossetto rosso. L'ultima volta che diceva si. Anna era una ragazza di circa venticinque anni. Alta. Mora. Gli occhi da gatta color smeraldo. Le labbra carnose su un faccino piccolo e paffuto,la facevano sembrare più avanti con gli anni. Sembrava una straniera Anna. La sua pelle scura aveva un buon odore,quasi di zucchero filato. Le linee sinuose del suo corpo avrebbero potuto colpire al cuore chiunque. Lei non piaceva solo agli uomini. Anche alle donne. Le donne la invidiavano. Specie le mogli dei suoi colleghi d'ufficio. Persino i maschi più timorati cadevano ai suoi piedi. Ed Anna era abituata a questo. Anna era abituata ad avere tutto ciò che desiderava. Era viziata. Anna abituata a far cadere ogni uomo ai propri piedi,non si spiegava il perchè non fosse riuscita a conquistare in pieno Matteo. La sua era diventata una rabbia cieca. Aveva preso quel rifiuto come una scommessa da vincere. Non era spiegabile come qualcuno potesse scoparsela e lasciarla li,senza cercarla ancora. Lei che aveva da sempre "usato" gli uomini,ora era nella posizione di essere stata "usata" da qualcuno. Ma non un qualcuno qualunque. Bensì Matteo. Si erano conosciuti al mare. Finita la vacanza entrambi pensavano fosse finita li. Ma Matteo per affari si trova nella paese di Anna. Decide così di chiamarla. Dopo aver cenato insieme finiscono nello stesso letto. Una storia andata avanti per 5 mesi o poco più. Anna non ne può più di tenere una storia così bella,lontana da occhi indiscreti. Lei si è innamorata. E vorrebbe gridarlo ai quattro venti. Ma Matteo non ne vuole sapere. Lui è sposato,ha dei figli. Anna per lui è solo una storia passeggera come tante altre. Il loro non è amore. E' solo sesso. Non potrebbe essere altrimenti. Anna si convince che con il passare del tempo le cose potrebbero cambiare. Ma un bel giorno Matteo,scompare,senza lasciare alcuna traccia di se. I giorni passano. Il dolore di Anna aumenta. Le lacrime le rigano il viso ogni giorno alla stessa ora. Continua a ripetersi: "Ho sbagliato persona.Ho confuso un sorriso con un innamoramento". Passano i giorni. Passano i mesi. Passano due anni. Anna ormai ha dimenticato Matteo. O almeno così credeva. Il telefono squilla. Matteo. Era in città per affari,voleva scusarsi con Anna per essere scomparso così all'improvviso. Anna diventata più cinica e indispettita accetta l'invito a cena. "Matteo la pagherà".Questo è quello che continua a ripetersi mentre indossava per l'ultima volta quel vestito nero di seta,che ormai aveva preso polvere nell'armadio. Così bella non era mai stata. Il rossetto rosso continuava a donarle con il passare degli anni. Matteo,puntuale come sempre bussa alla sua porta. In mano una rosa rossa,e una bottiglia di vino. Il migliore in assoluto. Il migliore per quella sera. I suoi 45 anni Matteo non li dimostrava proprio. "Era diventato più bello e affascinante."Era quello che continuava a pensare Anna. Una cena a lume di candela. E tante parole per rimettere insieme discorsi lasciati a metà qualche anno prima. Anna lo guardava in maniera diversa. Il suo amore era diventato odio. Ma continuava a desiderarlo lo stesso. Valeva ancora la pena passarci una notte a letto. Questo era quello che Anna pensava. Il letto disfatto dalla passione mai svanita faceva sentire Anna una vincente. Matteo era li che dormiva. Anna lo fissava. Fissava con assoluta indifferenza quell'uomo che le aveva spezzato il cuore. Si addormentò tra le sue braccia. E il risveglio non fu traumatico come quello di due anni prima. Matteo le portò la colazione a letto. Un caffè e alcuni biscotti. E quella rosa ormai sfiorita fece venire in mente ad Anna che la cosa doveva finire li. Allacciò la cravatta al collo di Matteo,e accennando un sorriso,salutava Matteo per l'ultima volta. Matteo tornò a farsi vivo. Ma per Anna, Matteo non esisteva più. Il telefono continuava a squillare ogni giorno,alla stessa ora di notte. Un venerdì sera Anna rispose: A."Pronto?" M."Finalmente riesco a rintracciarti.Ma dove sei finita?". A."Matteo perchè continui a cercarmi?" M."Volevo vederti.Sai sono dalle tue parti..E..." A."Matteo per me è tutto finito.Quindi dammi retta.Smetti di far squillare il mio telefono la notte.Io la notte non dormo mai sola,potresti disturbare". |