Nick: WaLK Oggetto: nazione di boccaloni IDIOTI Data: 1/3/2005 14.57.35 Visite: 107
che ci propinano i media.. --------------------------- "Contromano", di Curzio Maltese. Berlusconi e gli strani mostri bavosi Da qui alle elezioni il centrosinistra dovrebbe ricordare la storia del "mostro bavoso". Una parabola perfetta del berlusconismo. Dunque, un mattino il Premier si sveglia nervoso per la caduta dei consensi e s'inventa l'ennesima guerra al comunismo, accusando l'Unità di averlo definito un "mostro bavoso" in prima pagina. Tanto per dire il grado di inciviltà e violenza verbale al quale è giunto l'orrido antiberlusonismo. Personalmente, la notizia mi evoca stupore ed un pizzico d'invidia. Da modesto titolare di una ventina di querele miliardarie da parte di Berlusconi e seguito, ministri, bracci destri pregiudicati e tirapiedi televisivi, per definizioni assai meno truculente (ad esempio, tirapiedi), pensavo che con "mostro bavoso" si finisse direttamente in galera, senza neppure passare per la grazia di Ciampi e con la benedizione della sinistra più responsabile. C'è solo un problema. All'Unità nessuno ricorda l'insulto. Una veloce ricerca d'archivio conferma che il giornale dei DS non l'ha mai scritto. Le tracce di bava portano invece al Giornale di Berlusconi, e precisamente allo sbavante Paolo Guzzanti, che ha definito in prima pagina mostro e "mascalzone bavoso" Romano Prodi. Non è fantastico? Berlusconi ha preso un insulto che il suo giornale ha rivolto al capo dell'opposizione, ha capovolto la realtà e si è presentato vittima della barbarie politica. Naturalmente i suoi telegiornali, a cominciare dal bavosissimo TG1, riportano la lagna del premier e non la successiva scoperta della verità. In un Paese normale un infortunio del genere segna il capolinea di una carriera, in Italia il rovesciamento della realtà costituisce la regola quotidiana. Il berlusconismo ha sdoganato nella propaganda politica un linguaggio da guerra civile, ma incolpa la sinistra di fomentare l'odio. Un giornalismo di corte, al riparo del padrone, rovescia un continuo vomito di insulti di inequivocabile tono fascista sugli oppositori e al tempo stesso li condanna per "il tono ossessivo della polemica". La tv pubblica è popolata di galoppini, come Bruno Vespa e il Forbice della radio, che si arrogano il diritto di distribuire patenti di faziosità a chi non è come loro. I garantisti governativi hanno cercato di liquidare l'intero stato maggiore dell'opposizione con un goffo complotto, Telekom Serbia, fondato su testimonianze fasulle, eppure accusano le opposizioni di voler eliminare per via giudiziaria Berlusconi, che invece è stato processato per reati gravissimi e salvato solo grazie alla prescrizione e alla schifosissima natura classista del sistema giudiziario nazionale. Perchè la giustizia italiana è spietata con i poveracci e servile con i potenti, per cui alla fine si può star sicuri che nulla accadrà ai Berlusconi o ai Tanzi. ".."
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