Nick: _azneroL Oggetto: Buongiorno! Data: 3/3/2005 9.23.44 Visite: 127
La prima notizia che ho letto stamattina in rete è questa: Un dipendente su tre chatta dall'ufficio, per insoddisfazione o solitudine. Un'abitudine non proprio economica per le aziende coinvolte Oltre 31 milioni di ore lavorative l'anno. Tante sono le ore che gli italiani trascorrono sulle chat, durante il lavoro, ufficialmente per tenersi informati sulle notizie che circolano in Rete, ma soprattutto per combattere la solitudine. Lo ha rivelato una ricerca condotta da Internet Monitoring su un campione di 300 persone e le 8 chat italiane con il maggior numero di utenti. Per la gioia dei datori di lavoro, circa un terzo degli utenti delle chat si connette dall'ufficio, di questi il 63% si dichiara insoddisfatto della propria occupazione o ha un pessimo rapporto con proprio capoufficio. Il 57% crede poi che le chat siano un luogo ideale per trovare ascolto o per instaurare nuove amicizie, spesso ritenute più "vere e libere" rispetto a quelle usuali (nel 30% dei casi), mentre una preoccupante maggioranza (73%) si avvicina alla chat per alleviare il senso di solitudine e di profonda insoddisfazione. Allarmanti sono i costi che le aziende devono sostenere per il cyber-vizietto dei propri dipendenti: tenuto conto che il numero annuo dei "perditempo" è stimabile in 180 mila unità, per una connessione di circa un'ora al giorno, le cifre si aggirano intorno ai 500 milioni di euro all'anno. Ancor più allarmante è però l'uso della chat a discapito della comunicazione verbale. Si parla sempre e ci si nasconde dietro l'anonimato del solo testo, quasi sempre dietro diversi nicknames o pseudonimi, per fare nuove amicizie, per stringere legami sentimentali o per sparlare dei propri capi. Sperando che nessuno scopra mai la vera identità! penso e dico... BELLA SCOPERTA! Buona giornata a tutti!  |