Nick: Peppos Oggetto: Potenziato il blocco di Cuba Data: 7/3/2005 17.55.30 Visite: 126
L’Amministrazione Bush ha rafforzato il blocco economico contro Cuba WASHINGTON – Il governo del presidente Bush ha introdotto martedì una nuova restrizione alle già limitate vendite di alimenti degli Stati Uniti a Cuba, ridotte al minimo da più di 40 anni di blocco economico, commerciale e finanziario di Washington contro l’Isola. Secondo quanto annunciato dal Dipartimento del Tesoro attraverso il ‘Federal Register’ (quotidiano ufficiale), il paese caraibico dovrà pagare in anticipo i prodotti che verrà autorizzato a comprare previa licenza, a prescindere dai rischi che questo comporta per l’acquirente. Inviare denaro negli USA senza che sia stata consegnata la merce, oltre a non costituire la pratica del commercio internazionale, sarebbe rischioso per L’Avana, in quanto questi soldi potrebbero essere soggetti a confisca o ad altre misure ostili. Finora Cuba ha pagato le mercanzie quando queste stavano viaggiando o dopo il loro arrivo nei porti del paese caraibico, sempre in conformità coi documenti di imbarco. Gli acquisti sono stati effettuati sulla base della Legge di riforma delle sanzioni commerciali e per l’aumento delle esportazioni, approvata nel 2000 dal Congresso. Secondo questa legislazione le merci possono essere trasportate esclusivamente in imbarcazioni nordamericane, il commercio può avere un carattere esclusivamente unidirezionale (dagli USA a Cuba) ed il pagamento deve avvenire in contanti. A queste restrizioni viene aggiunta ora quella del pagamento anticipato, misura che ha provocato l’indignazione di alcuni congressisti statunitensi, tra i quali i senatori Larry Craig e Max Baucus. Secondo Craig le sanzioni e le restrizioni commerciali costituiscono un’eredità della Guerra Fredda che priva gli agricoltori, allevatori e produttori statunitensi di un importante mercato. Baucus ha promesso che cercherà di ostacolare qualsiasi nomina del Dipartimento del Tesoro, il cui Ufficio per il Controllo dei Beni Stranieri è l’organismo con la maggior responsabilità nell’attuazione della guerra economica contro l’Isola. Nonostante le restrizioni esistenti, tra il 2001 e questa prima parte del 2005, Cuba ha acquistato prodotti negli Stati Uniti per più di un miliardo di dollari, cosa che – secondo quanto hanno riconosciuto gli imprenditori nordamericani – dimostra la sua capacità acquisitiva. Secondo il senatore Craig, prima dell’entrata in vigore della legislazione del 2000, il paese caraibico era al 226° posto tra gli acquirenti di prodotti agricoli nordamericani, mentre adesso è al 21°. Il 9 febbraio scorso una ventina di senatori repubblicani e democratici, tra i quali Craig e Baucus hanno presentato un progetto di legge per cercare di far fronte alle restrizioni dei già limitati rapporti contrattuali tra Stati Uniti e Cuba. L’iniziativa, denominata Viabilità dell’Esportazione di Prodotti Agricoli 2005, stabilisce che i pagamenti avvengano contemporaneamente alla consegna della mercanzia e legalizza le transazioni tra le istituzioni cubane e quelle nordamericane corrispondenti. Prevede anche una licenza generale per gli statunitensi che desiderino recarsi nell’Isola a scopo commerciale e la concessione di visti ai cubani che necessitino di recarsi negli USA in viaggio di affari. L’Amministrazione Bush ha ostacolato vari tentativi del Congresso favorevoli ad un cambiamento della politica nei confronti di Cuba, diretti in particolare ad attenuare le limitazioni stabilite dalla politica di blocco nei confronti del paese caraibico. Fonte: http://www.granma.cu/italiano/2005/marzo/mar1/refuerza.html Ri-chiedo scusa per il nuovo post. Ancora un pò di pazienza. |