Nick: JacKn|Fe Oggetto: Konfine Data: 8/3/2005 12.21.53 Visite: 123
Stasera la prima a Galleria Toledo. --------------------------------------------------- Teatro Stabile d?Innovazione Galleria Toledo | 8 ? 13 marzo ?05 KONFINE di e con Michele Santeramo e Michele Sinisi luci Fausto Allori realizzazione scene Gianluca Rella foto Mirella Caldarone Il palcoscenico della Galleria Toledo ancora una volta diventa luogo di espressione del teatro civile e di narrazione, e dopo il ?cunto? di guerra di ?Maggio ?43? di Davide Enia, saranno altri due giovani artisti meridionali a raccontare storie difficili. Storie di dolorosa cronaca quotidiana quelle di ?Konfine?, dei pugliesi Michele Santeramo e Michele Sinisi, che da martedì 8 a domenica 13 marzo saranno al Teatro Stabile d?Innovazione dei Quartieri Spagnoli. Racconteranno di un viaggio clandestino verso l?Italia, tentato e fallito per quattro volte, e finito, quasi in maniera paradossale, il giorno dell?ingresso in Italia di ?immigrati d?alto ceto?: i Savoia. ?Konfine? è interpretato dagli stessi autori. Ha debuttato nell?edizione 2003 di ?Enzimi Selezione Teatro? a Roma entusiasmando la critica che l?ha definito: ?uno degli esiti migliori della nuova narratività teatrale? (Antonio Audino, ?Il Sole 24 Ore?). La storia ? di Michele Sinisi e Michele Santeramo Un raccontatore, un capocomico di confine avvia una storia, vestita di tutto punto, In un paese non meglio identificato (l?Albania? Chi può dirlo?), una famiglia vive la sua vita normale in una stazione ferroviaria bombardata, molto vicina al campo dei soldati italiani che stanno ricostruendo i binari rotti dalla guerra. Il racconto è quello di un viaggio, uno solo, che per compiersi intero deve essere tentato quattro volte. Il primo a partire per l?Italia, clandestinamente, è il figlio maggiore. Ma il suo viaggio finisce in mare, nel primo pezzo del viaggio che avrebbe voluto portare a termine. Finisce nella descrizione di un pescatore pugliese. Sarà lui a ritrovare il corpo blu e gonfio del ragazzo, e lo lascerà in mare, con tutta la pesca della giornata. La parola ritorna al narratore-capocomico che riprende a raccontare dalla partenza del secondo figlio. Il suo viaggio finirà un po? più avanti del viaggio del primo fratello, e cioè sulla spiaggia: il siparietto si riapre e compare un diplomato, geometra, col sogno di fare il cantante, che allo stato attuale della sua vita si occupa di trasportare clandestini dal mare alla stazione. Il geometra è alla sua prima esperienza. Commetteun imprudenza e provoca un incidente nel quale il clandestino, anche questo aspirante, perde la vita. Si ritorna in Albania (?) e partono la madre e il figlio più piccolo, il cui viaggio terminerà dentro un container. Il camionista che si ritrova questa gente nel camion prima non sa che fare, poi fa la cosa peggiore che si potesse. Tutto raccontato ad un prete, come se quel racconto potesse essere custodito solo dalle orecchie di chi mai racconterà i segreti di una confessione. E poi parte il vecchio, che riesce a completarlo, il viaggio, arriva a Roma proprio nel giorno della sfilata trionfale dei Savoia, altri immigrati, d?altro ceto e titolo, e in quella confusione il vecchio viene arrestato e rispedito in patria, seguendo la procedura d?espulsione esatta come da nuova legge sull?immigrazione. Torna nel suo paese, sui binari sui quali ha vissuto gli ultimi anni della sua vita, torna a i suoi pensieri, ai suoi ricordi, a sua figlia che qualcuno ha ammazzato sotto i suoi occhi; torna soprattutto ad una domanda, quella che per tutto lo spettacolo torna ogni tanto: se i binari si incrociano all?infinito, come sarà, quest?infinito? Dove si incrociano, questi binari? Come si fa ad andarci? Michele Santeramo (?74) è autore degli spettacoli: Il Barone dei porci, Konfine (SELEZIONE ENZIMI TEATRO 2003), Radio Bunker, Murgia (spettacolo GENERAZIONE SCENARIO 2003). Michele Sinisi (?76)è stato segnalato come miglior attore under 30 in occasione del PREMIO ?UBU? per gli anni 2000 e 2001. Anche autore ed interprete dei suoi spettacoli, tra i quali: Otello o la gelosia di Jago (1998), Ettore Carafa (2000), Li Mari Cunti (2001), Konfine (SELEZIONE ENZIMI TEATRO 2003), e Murgia.
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