Nick: Althusser Oggetto: CORSI E RICORSI A NAPOLI Data: 8/3/2005 14.43.14 Visite: 236
Spero che questo post pur contenendo nomi di locali non sia considerato spam, lo scrivo come riflessione sulle dinamiche attuali del tempo libero a Napoli e sui luoghi di ritrovo. Negli anni 80 il Vomero era un punto di riferimento importante per i giovani a Napoli. Il centro storico, cosi' come lo abbiamo conosciuto negli anni 90, non esisteva ancora. C'erano, certo, dei locali come lo ZX prima e il Riot dopo, ma nel complesso i vicoli erano scarsamente popolati di sera. San Domenico e Bellini erano due parcheggi a cielo aperto, per comprare una birra ti dovevi accollare un viaggetto in macchina dopo una certa ora, quando la signora nel vascio chiudeva bottega. Il Vomero, invece, era il luogo di ritrovo sia degli allora "paninari", fenomeno comparso a Napoli in forte ritardo rispetto a Milano, che si accalcavano nei pressi della rosticceria "Villa di Lucullo", che dei giovani punk e metallari che invece gravitavano intorno all'area di Piazza Vanvitelli, con uno zoccolo duro nei pressi del ristorante "Sica". A Piazza Fuga c'era invece un altro ritrovo di giovani alla moda, i primi lampadati coi vestiti rigorosamente griffati che si fossero mai visti in giro per Napoli. La convivenza non era facile, ma alla fine salvo qualche rissetta non succedeva niente di particolarmente eclatante. Al Vomero, nel piazzale di San Martino, c'era un deposito, il "Bianco e Giallo" che un gruppo di noi adibiva a sala concerti. Fu li' che l'allora scena thrash-punk-hardcore trovò in quegli anni un punto di riferimento significativo. Poi vennero gli anni 90, la stagione del "Rinascimento napoletano", che almeno al centro storico ebbe un senso. Ci fu anche la Pantera e i giovani cominciarono a gravitare nell'area compresa fra Piazza San Domenico e Piazza del Gesù. Il Velvet, il Notting Hill, il Mattone, Il Frame cafè, la Vineria, erano i locali più in auge. Durante quella stagione anche Piazza Bellini divenne frequentatissima. Poi dalla fine degli anni 90 a oggi il centro storico ha cominciato a perdere colpi, soprattutto per il clima di maggiore intolleranza e violenza diffusosi grazie alle nuove generazioni di ragazzi dei quartieri circostanti. Cosi', alla lunga, i giovani del Vomero o di altre zone "bene" della città, che erano fra i più accaniti frequentatori del centro storico, cominciarono a diradare la propria presenza. L'altra sera ero al Vomero, perchè avevo un appuntamento in Fonoteca, sono rimasto colpito dal fatto che ci fossero moltissime persone in giro e molti locali aperti e strapieni. La stessa fonoteca, che non avevo ancora visto, mi ha piacevolmente sorpreso. Un posto che coniuga la vendita di dischi, con la ristorazione, con un bar fornitissimo e un'ottima selezione musicale, oltre che due postazioni internet a utilizzo gratuito. A una di queste c'era un ragazzo sconosciuto che indovinate su quale sito stava chattando? si proprio su ircnapoli e dialogava con busyantos. La fonoteca è un posto piacevolissimo dove trascorrere una serata, ma anche il napul@ è caruccio, cosi' come il joia (si dovrebbe chiamare cosi') o un disco bar di via aniello falcone di cui non ricordo il nome. Ieri in quest'ultimo posto c'era una hip-hop battle fra due speaker dei 13 bastardi. In definitiva il Vomero sembra aver sostituito di nuovo il centro storico come luogo privilegiato dove spendere il proprio tempo libero, o quantomeno tanta gente che era fissa al centro storico, adesso va in collina. Perchè al massimo ti può succedere che si affacci qualche borghesotto e ti dica che stai facendo troppo casino e che lui deve dormire. Un problema trascurabile rispetto ai paccheri volanti dagli scooter, le coltellate, le aggressioni e il clima intimidatorio che si respira nella città vecchia.
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