6 Nazioni

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Nick: IrishKlan
Oggetto: 6 Nazioni
Data: 16/3/2005 10.40.19
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Si avvicina per l'Italia il cucchiaio di legno del Sei Nazioni. Il prossimo sabato siamo al Flaminio contro la Francia. Forza Ragazzi!

A Twickenham sconfitta a testa alta

Gli azzurri del rugby perdono 39-7 con l'Inghilterra e si avviano a conquistare il cucchiaio di legno del Sei Nazioni. Ma escono tra gli applausi del pubblico inglese per cuore e tenacia. La Francia vince 26-19 in Irlanda

PETER FREEMAN

E adesso che gli dici, a quei disgraziati in maglia azzurra che sul campo di Twickenham hanno sì, perso la partita, ma che ce l'hanno messa tutta, ma proprio tutta, e che su quel rettangolo verde hanno lasciato cuore, polmoni, lombi, caviglie e, qualcuno, persino i legamenti delle ginocchia? Niente, non gli dici niente. Li lasci in pace. Che si gustino il terzo tempo, la cena di rito con gli officials e il meritato riposo. E che riassaporino gli applausi riconoscenti degli 80 mila tifosi inglesi venuti per assistere ad un match di rugby tra due squadre così così, scettici quanto si può esserlo nella annate storte, ma poi trovatisi ad assistere ad una sfida memorabile, una di quelle partite che onorano il gioco del rugby e il cui risultato finale conta fino ad un certo punto. Il risultato comunque è di 39 a 7 per gli inglesi, al loro primo successo stagionale. Per gli azzurri è la quarta sconfitta, un passo in più verso il cucchiaio di legno. Sei mete portano la firma inglese (tripletta di Mark Cueto, una a testa per Balshaw, Thompson e Hazell). La meta italiana è stata messa a segno da Alessandro Troncon in apertura del secondo tempo, in uno dei rari momenti in cui gli azzurri hanno messo alle strette gli avversari nei loro 22 metri. Una bella iniziativa del nostro mediano di mischia che ha trovato il tempo e lo spazio giusto per infilarsi tra due difensori inglesi e schiacciare in meta. Gert Peens ha trasformato e questa è la storia dei sette punti azzurri in una battaglia sportiva che non ha mai avuto soste.

Il bilancio italiano è pesante. Dopo venti minuti Fabio Ongaro, il nostro tallonatore, è uscito malconcio da un placcaggio ed è stato sostituito da Giorgio Intoppa. E dopo venti minuti del secondo tempo si è fatto male pure Intoppa (si parla di legamenti del ginocchio). Nel frattempo erano già usciti Dal Maso, Barbini, Perugini e Del Fava anche loro infortunati. Alla vigilia del match forfait anche per Robertson e Mirco Bergamasco. Panchina azzerata e due tallonatori su due in infermeria. Regola di sicurezza del rugby: se una squadra si vede costretta a schierare nel ruolo di tallonatore un giocatore che normalmente non ricopre tale ruolo, le mischie ordinate diventano «no contest». Significa che nessuno può spingere: in pratica è una finta mischia. E' un modo per tutelare la salute dei giocatori perché il tallonatore è, insieme, un architrave della prima linea e ma anche un concentrato di sapere e di equilibri: senza di lui là in mezzo ci si può seriamente fare male. Il fatto è che la nostra mischia fino a quel momento se la cavava egregiamente, disputava palloni e metteva spesso in difficoltà gli inglesi nelle maul.

Rinunciare per più di venti minuti alla spinta della mischia è stato un ulteriore handicap per il gioco azzurro, già in difficoltà nelle situazioni in campo aperto, negli schemi alla mano e nei calci di spostamento. Ovvio che gli inglesi ne hanno approfittato: dal 22-7, punteggio tutto sommato aperto, si è passati in breve tempo a 32-7. Addio sogni di rimonta.

Però insomma, gli azzurri non hanno affatto sfigurato. Si sono battuti, hanno difeso e placcato, ma la differenza di valori in campo non è mai stata in discussione. Non scherziamo: la peggiore Inghilterra degli ultimi anni ci è sempre e comunque superiore. Resta da vedere con che forze John Kirwan giungerà al match di chiusura, sabato prossimo al Flaminio contro i francesi. Mezza squadra è in infermeria e non appare in condizioni di ristabilirsi.

Proprio la Francia è stata la sorpresa della giornata andando a vincere per 26 a 19 contro i lanciatissimi irlandesi in quel di Dublino. Capolavoro tattico di Bernard Laporte, tecnico dei francesi, che ha bloccato i trequarti d'Irlanda con una efficacissima cerniera difensiva che ha neutralizzato le penetrazioni di Brian O'Driscoll e compagni. Giornata nera per i padroni di casa, che hanno incassato tre mete a una e vedono svanire i sogni di un Grande Slam. Pessima la giornata del pack dei verdi, dominato nelle mischie e persino nelle touches. Doppietta di Dominici e meta dell'esordiente Baby per i coqs. Invenzione di O'Driscoll per gli irlandesi e 14 punti dalla piazzola per Ronan O'Gara.

Adesso gli irlandesi hanno sei punti, come i francesi e i gallesi (che oggi affrontano la Scozia). Se il Galles vincesse, il match di sabato prossimo a Cardiff con l'Irlanda potrebbe risultare decisivo. Ma anche un eventuale sconfitta con la Scozia non pregiudicherebbe le chances gallesi. La differenza punti per ora penalizza la Francia, che al Flaminio cercherà una vittoria schiacciante

Ho mal di sgrena