Nick: siddharta Oggetto: Barzellette cadute dal cielo Data: 19/3/2005 9.11.47 Visite: 67
Quando quel mio amico mi racconta una barzelletta, mi viene da pensare che sia unico nel suo modo di raccontarle; mi viene da pensare che alla fine una buona barzelletta è un toccasano, mi vine da pensare che quelli che dicono " .... a me le barzellete nun me piacene! ", sono repressivamente snob..... e poi una cosa mi affascina un sacco: ma dove, come, perchè nascono le barzellette? Quando quel mio amico mi racconta una barzelletta, per pochi minuti il tempo si ferma per dare spazio a tre o quattro persone che per un attimo diventano bambini pronti a credere in tutto, che un cane parli, che un uomo abbia un pene grande come un palo.....e il sorriso comincia ad accendersi sul volto di tutto sin dalle prima introduzione al racconto. Qualcuno comincia a ridere già durante, qualcuno inevitabilmente dice che già la conosce (di solito è quello che per un attimo nell'intimo si sente spodestato del centro dell'attenzione), eppoi c'è chi ride senza far vedere che ride eccessivamente e chi ride che non si iene più. Quando quel mio amico mi racconta una barzelletta, anche lui è più felice, dimentica per un attimo che la sua vita ha preso un altra piega, si rituffa nel passato nei tempi delle scuole superiori, dimentica il quotidiano, si trasforma nel volto, nelle espressioni e il fegato di tutti per un attimo prende una boccata di ossigeno. E allora mi piace pensare che c'è un Dio sornione e burlone tra i tanti Dei di questo cosmo che manda giù appesi a palloncini rossi, gialli e blu questi frammenti di buonumore che fanno si che gli occhi si accendano anche quando la vita non vorrebbe.
|