Nick: Quilo Oggetto: Efficienza ospedaliera Data: 16/2/2003 15.26.21 Visite: 24
16/2/03 Efficienza ospedaliera. Su una nave il capitano ha poteri straordinari. In condizioni particolari può diventare una specie di duce. Nessuno sa bene quali siano queste condizioni. In ospedale è la stessa cosa. Sai che è preferibile arrivare il più presto possibile al mattino, poi non sai più niente. Non sai quando toccherà a te, qual è la trafila da seguire e, nel 90% del tempo, non sai cosa stai aspettando. Sei affidato a un'imperscrutabile autorità superiore e il comportamento degli altri ammalati suggerisce anche a te di non fare troppe domande. Facciamo un esempio di intervento ambulatoriale. Ti hanno detto che iniziano a chiamare alle 8, ma siccome si procede per ordine di arrivo, sarà meglio che ti presenti alle 7.30. Siccome per equità dicono così a tutti, quando arriva il dottore (8.30) trova i 6 "pazienti" della mattinata tutti già belli schierati. E' un po' come il plotone sull'attenti quando passa il comandante, sono quelle piccole soddisfazioni a cui il medico, dopo tanti anni di studi, non rinuncerebbe mai. Alle 11 tocca te. No, tua moglie non può entrare perché si tratta pur sempre di un intervento. Né si prevede che da dietro a un vetro possa vedere quello che succede dentro. La sanità italiana non ritiene che questo sia opportuno, benché tutti sappiamo che quando si entra in sala operatoria è bene non portare catenine d'oro, e tutti preghiamo che il medico non ci dimentichi un garza nello stomaco e che il portantino non ci violenti nel corridoio mentre siamo sotto anestesia. L'efficienza dell'ospedale esige che il parente resti fuori la porta. Il malato viene preso in consegna dall'imperscrutabile autorità superiore di cui sopra. Nella stanza, il lettino è sormontato da un rotolo di carta da cui viene tirata giù una striscia per ogni malato. Serve a garantire l'igiene. Mentre constati che ti indicano di sedere su una carta già usata, ti chiedi quando sia stata l'ultima volta in cui gli strumenti che ha in mano il dottore sono stati disinfettati. La procedura potrebbe prevedere che la disinfezione avvenga sotto gli occhi del malato di turno, ma l'efficienza dell'ospedale esige che tu non veda. Mentre per igiene tua moglie aspetta fuori, una mezza dozzina di uomini e donne vanno avanti e indietro per la stanza, anche se quella che stai facendo è una rettoscopia. Nessuno si prende cura di te come l'ospedale. Alla fine della mattinata, tiriamo un piccolo bilancio di efficienza. Per un intervento di un ora, tutti e sei i "pazienti" hanno chiesto un permesso di 6 ore. Si potrebbe procedere per appuntamenti scaglionati, anche nel rispetto della dignità delle persone, ma se uno non si presentasse, il dottore resterebbe per un'ora con le mani in mano. Invece con l'efficienza di oggi, il dottore non ha attese e se un paziente non si presenta... che cosa succede? Non si può fare un altro intervento, perché i prenotati della mattina sono comunque 6. Succede che il dottore può tornarsene a casa un'ora prima. Avete capito bene. Questo piccolo privilegio che si concede il dottore costa allo stato 30 ore di permessi sul lavoro inutili e vi costringe ad ammassarvi tutti alle 7.30 del mattino. Questo tutti i giorni, in tutti i reparti, in tutta italia. E se si parla di tagli, qualcuno ha paura. Che sia il dottore?
|